José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa prima della gara contro la Cremonese prevista per domani alle 18.30. Lo “Special One” come al solito non si è risparmiato su nulla e ha toccato anche temi scottanti su entrate e uscite di mercato. Tenendo a precisare che per la Roma domani non sarà per niente una gara facile:
“Stiamo attenti alla Cremonese, perché non è quella dell’anno scorso. E’ una squadra con un organizzazione definita che sa come condizionare il gioco avversario e ha fatto investimenti importanti per aumentare la qualità in avanti. È facile scrivere che sarà una partita una partita con tre punti in tasca, ma io non sono d’accordo perché sarà una gara molto difficile. L’anno scorso abbiamo avuto molte pecche contro le squadre piccole.”
Per la Roma è record di sold-out, con lo stadio strapieno anche domani sera…
“Cosa penso del nono sold-out consecutivo? E’ incredibile, per noi è una vittoria incredibile. La base è la passione dei tifosi per il club, ma siamo orgogliosi di aver sviluppato questa empatia. È una cosa fantastica per tutti noi ma anche in generale per il calcio italiano. Anche all’estero la gente guarda l’Olimpico pieno ed è una cosa che crea un fascino: l’immagine è molto simile a quella del calcio inglese. È una motivazione per noi ma, attenzione, anche per i nostri avversari.”
Sull’integrazione nel sistema di gioco di Matic e Wijnaldum…
“Nemanja e Wijnaldum stanno bene, abbiamo avuto due settimane quasi uniche perché adesso in poi avremo partite ogni due o tre giorni. Abbiamo avuto questo bel regalo di avere Juve e Monza a distanza di 48 ore. Gini e Nemanja sono a disposizione, ci sarà anche Zalewski che non è stato bene ma si è allenato e ha recuperato, come El Shaarawy.”
I cambi di Salerno come messaggio alla società? No, bisognava vincere…
“A Salerno l’obiettivo non era far capire a Tiago Pinto a chi mi serve, ho fatto scelte per vincere la partita. Eldor e Felix non sono allo stesso livello di Zaniolo, Dybala e Abraham. Ho giocato con la forza che avevo in panchina e corrispondeva all’esperienza di Matic e Wijnaldum. Ovviamente sarebbe più bello segnare due o tre gol, però abbiamo chiuso la partita con grande tranquillità.”
Il messaggio a Belotti è chiaro…
“Tiago Pinto sa quello che voglio e spero si possa fare. Belotti non è un giocatore di un’altra squadra ed è svincolato, quindi posso parlarne. Quello che dico su Belotti è che se è vero che sta tanto aspettando la Roma non posso che essere felice se vorrà venire da noi.”
L’evoluzione di Pellegrini, mentale e anche tattica è strepitosa…
“Pellegrini è diventato un grande giocatore, talmente grande che può giocare in qualsiasi posizione. Ha grande maturità e può giocare ovunque. Avevo detto che ne volevo tre quando si stava formando. Vale tanto, e giocherà ovunque. La cosa importante è questa: lui si sente a suo agio in ogni tipo di posizione in campo, non è forzato o fuori posizione, e questa è la cosa importante. Non fatica ad adeguarsi.”
Più difficile aver vinto o rivincere?
“Vincere un trofeo o rivincere? Abbiamo vinto una competizione europea che non è molto diversa da quella che giocheremo nella prossima stagione. Dopo i gironi dove le squadre sono più forti, sarà simile nonostante le squadre che scendono dalla Champions. Dobbiamo mettere tutto su questa Europa League. In Italia è molto difficile vincere: ci siamo potenziati ma come noi, si sono potenziate tutte. Lo stato attuale delle cose non è cambiato tantissimo, perché tutte le altre squadre hanno investito e il livello si è alzato per tutte le rose. Per questo la nostra situazione non è migliorata tantissimo nella griglia di partenza”
Cristante è sempre in dubbio ma alla fine parte sempre titolare…
“Cristante è importante a tutti i livelli: come giocatore e come persona all’interno dello spogliatoio. Sull’equilibrio, non necessariamente dobbiamo mettere in campo lui o Matic per avere un filtro. Vedo anche una coppia Pellegrini-Wijnaldum per trovare equilibrio. Giocare o meno con giocatori offensivi dipende dall’empatia tattica. La mia squadra è matura anche per giocare senza giocatori così difensivi.”
L’ultimo messaggio è per Nicolò Zaniolo…
“Zaniolo sta molto bene e fisicamente sembra molto più agile e fresco e per un giocatore con la sua struttura non è facile resistere con tanta intensità. Il merito è solo suo e noi arriviamo dopo nell’allenarlo bene, anche nell’allenamento specifico. Se rimane qui non dipende da me, fate una domanda a lui o al direttore ma se mi chiedete cosa penso io vi dico che a me farebbe immensamente piacere”

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.