Il Torino vola sul mercato, puntando ancora una volta all’Est Europa, grazie all’ingaggio di Aleksej Miranchuk. Nel pomeriggio di ieri si è sbloccata una trattativa che sembrava fatta da tempo ma che si era improvvisamente impantanata a causa di entrate ed uscite da affrontare soprattutto sul fronte dell’Atalanta. Il trequartista russo, classe 1995, va ad infoltire la batteria dei trequartisti a disposizione di Juric, già migliorata grazie all’arrivo di Vlasic e Radonijc. Le cifre dell’operazione parlano di un prestito di un anno con diritto di riscatto fissato a 12 milioni.
Torino-Miranchuk, il comunicato del Torino
“Il Torino Football Club è lieto di annunciare di aver acquisito dall’Atalanta Bergamasca Calcio – a titolo temporaneo con l’opzione per l’acquisto definitivo – il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Alexey Miranchuk. Miranchuk è nato a Slavjansk-na-Kubani, in Russia, il 17 ottobre 1995. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili dello Spartak Mosca e poi nella Lokomotiv Mosca, con quest’ultima squadra ha esordito a 17 anni nel massimo campionato russo. In otto stagioni ha disputato 228 partite e segnato 43 gol, vincendo un campionato, tre coppe nazionali ed una Supercoppa di Russia. Nel 2020 il suo approdo in Italia, con l’Atalanta, e uno score di 56 presenze e 9 gol tra Serie A, Coppa Italia, Champions ed Europa League. Per Miranchuk anche 20 partite e 1 gol nell’Under 21 della Russia e 41 presenze e 6 reti con la Nazionale maggiore. Tutta la Società accoglie Alexey Miranchuk con un cordiale benvenuto a Torino: buon lavoro, Sempre Forza Toro!”.
La dirigenza granata ha dunque messo a segno l’ennesimo colpo, il quinto dei dieci promessi a Juric dopo le partenze eccellenti, per consentire al tecnico croato di mantenere alta la competitività della squadra granata dopo la positiva stagione del Torino dello scorso anno. Che sia la scossa di una lite “rubata” o l’attesa di liquidità dovuta alle cessioni poco importa. Cairo e Vagnati stanno mordendo l’acceleratore per permettere a Juric di mettere in campo a sua immagine e somiglianza.
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Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.