Che il Toro Cairota sia società votata al risparmio stile discount è cosa nota e risaputa. Proprio su queste pagine nei mesi scorsi avevamo “svelato” alcuni dettagli di come il settore giovanile sia ridotto all’osso con tagli delle spese praticamente ovunque.
Secondo nostre fonti interne infatti, la situazione delle giovanili era praticamente ai livelli di squadre dilettantesche: materiale tecnico scarso o addirittura vecchio, magazzinieri costretti a chiedere indietro addirittura il materiale agli ex collaboratori per poter così “riciclare” le tute per quelli nuovi. Questo sia per quelle di rappresentanza che per quelle di allenamento.
Ancor peggio era la situazione del settore delle scuole calcio con il crollo totale degli iscritti, da 400 a 160, con la scuola calcio di Venaria come esempio massimo di un fallimento, non arrivando nemmeno a quota 7!
IL CAMPO DI BIELLA PER LA PRIMAVERA E LA “CACCIA” A QUELLI DELLE GIOVANILI
I tanti tifosi con i capelli bianchi si ricorderanno dei sabati pomeriggio passati allo Stadio Filadelfia per vedere una squadra Primavera che, sotto la guida del grandissimo Sergio Vatta, dominava e vinceva nei campi di tutti i tornei e campionati di categoria.
Una fucina di talenti quella degli anni 80 e 90 che ha sfornato giocatori di livello altissimo: Cravero, Lentini, Vieri, Fuser, Dino Baggio, Zaccarelli, Benedetti, Rambaudi, Sordo e per ultimo Quagliarella sono solo alcuni dei tanti talenti e campioni passati per le giovanili granata e che hanno fatto la fortuna non solo del Toro ma anche di tante altre squadre e della Nazionale Italiana.
Un settore giovanile che al pari di quello dell’Atalanta generava campioni e soldi.
Qual era il segreto? Semplice: un senso di appartenenza incredibile, delle strutture di livello ed investimenti veri.
A proposito di strutture, come mai il Torino Primavera è andato a giocare a Biella? Secondo nostre fonti interne i campi usati anche per altri settori delle giovanili granata ospitati al Cit Turin (associazione sportiva e scuola calcio del torinese) in realtà fossero disponibili anche per ospitare le partite della formazione di Coppitelli. Allora perché la scelta di Biella? Semplice: per motivi economici, in quanto in una sorta di baratto i campi non sarebbero stati pagati in cambio di un ritorno di immagine della città di Biella.
Intendiamoci il costo di un campo di calcio per i settori primavera è tranquillamente accessibile a quasi ognuno di noi, figuriamoci per una squadra professionistica!
Per giunta il Toro sarebbe, per così dire, “a caccia” di campi. Pare infatti che i cugini bianconeri stiano di fatto comprando tutti i campi utilizzati per le Academy granata con il rischio concreto che il Toro venga isolato nella sua stessa città.
LA PROPOSTA INDECENTE E LA SCUOLA CALCIO CATEGORIA SPERIMENTALE
Un’altra nostra fonte interna ci avrebbe informato di una proposta “indecente” fatta da un collaboratore del Torino FC al presidente di una nota squadra del cuneese. Parrebbe infatti che alla richiesta di diventare osservatore del Toro l’allettante proposta economica sia stata, al posto di soldi, rimborsi spese o materiale tecnico: tuta della passata stagione o se non di gradimento il Kit del Toro al costo di “soli” 350 Euro! Come non accettare una proposta così allettante direte voi? Al momento del rifiuto, a quel punto il rilancio decisivo con la dotazione di ben una maglietta del Torino F.C! Quando si dice che gli osservatori sono il sostentamento dei settori giovanili!
A proposito di settore giovanile. Circa 20 giorni fa in un torneo nel cuneese riservato alle scuole calcio di categoria sperimentale partecipò anche il Torino che tra l’imbarazzo degli organizzatori ha preso una media di 10/12 gol a partita, non proprio un bel biglietto da visita per chi volesse iscrivere il proprio figlio ad una scuola calcio.
Ovviamente noi restiamo a disposizione per ogni smentita per chiunque la voglia fare.
