Tanti nomi in entrata e in uscita ma ancora niente di fatto: oltre la conferma della trattativa conclusa per Marcos Antonio, la Lazio continua a sondare il territorio per trovare innesti e piazzare il colpo. E solo un nome può portare un grande guadagno, quello di Milinkovic. La trasferta di Tare a Londra è servita a cercare di rendere internazionali le operazioni di mercato dei biancocelesti. Una squadra in particolare ha ospitato il direttore sportivo albanese ed è il Chelsea. I Blues, cara conoscenza di Sarri, hanno a disposizione diversi giocatori che interessano al tecnico, da Kepa a Emerson Palmieri fino a Loftus-Cheek. In casa inglese invece, quello che fa più gola a Tuchel è proprio il serbo.
Cos’ha portato la trasferta a Londra
È tutto da vedere perché la squadra di Londra non ha effettivamente fatto un’offerta ma ha solo approfondito le informazioni d avere su Milinkovic. Inoltre stanno trattando con l’Inter per Lukaku e Todd Boehly, proprietario del Chelsea, ha esplicitamente detto che in questo mercato non si faranno follie. Dall’altra parte Lotito ha sempre dichiarato di non aver messo in vendita il suo numero 21 ma una sua partenza potrebbe sbloccare definitivamente il mercato. Attenzione però all’indice di liquidità che sta tenendo il presidente biancoceleste con l’acqua alla gola.
Il futuro di Milinkovic
Gioiello della Lazio e colonna portante del suo gioco, Milinkovic ha concluso la stagione più prolifica della sua carriera, con 11 gol e 10 assist, giocando un calcio suntuoso e perfetto dal punto di vista tecnico. Kezman, il suo agente, ha ricevuto diversi interessamenti per il serbo in Premier League, tra cui il Newcastle dei sauditi e l’Arsenal. Ma sono mete che non piacciono al centrocampista, che spera di giocare in club maggiori che non hanno nessuna intenzione di andare oltre i 55-60 milioni. Il suo contratto con la Lazio è in scadenza nel 2024 e al momento il suo staff non ha pensato al rinnovo con i capitolini. Se non cambierà nulla, fra un anno il serbo potrà anche iniziare a pensare a una partenza a zero. Sarà tutto da vedere.
Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!
