Gigio Donnarumma torna a parlare ai microfoni di TMW, parla del Milan, della Nazionale e delle critiche subite.
Donnarumma, portiere italiano del PSG, non ha passato un ottima stagione, anche a causa della grande concorrenza con Navas che non gli ha permesso di essere un titolare al 100%.
Le parole di Donnarumma:
Sul Milan: “Dopo aver vinto il titolo l’anno perfetto era lo Scudetto del Milan e gli faccio i complimenti, hanno fatto un lavoro incredibile e sono orgoglioso di loro. Rammarico per essere andato via? Rammarico no, sono contento per quanto fatto il Milan e ho scritto a tutti i miei compagni. Sono felice per quanto hanno fatto ma non c’è rammarico”.
Sul futuro: “Non è stato un anno facile, ma sono sempre io e lavoro sempre al massimo. Sono sempre a disposizione della squadra, dell’Italia. Non c’è alcun problema, bisogna solo ripartire e farlo al meglio”.
Sulla Nazionale: “Per la Nazionale, dobbiamo ripartire e farlo dai giovani: con me ci sono tanti ragazzi su cui puntare, c’è Bastoni, Raspadori, Scamacca… Ora però bisogna ripartire, la delusione del Mondiale è ancora fresca e mercoledì dobbiamo vincere. Dobbiamo subito ripartire giocando bene e ottenendo grandi risultati. La delusione del mancato accesso al Mondiale è ancora fresca, siamo ancora delusi. Fa male, alcuni ragazzi non saranno più con noi ma noi giovani dobbiamo riportare l’Italia dove merita. Se ho paura di perdere il posto con l’Italia? Rassicurazioni non mi servono, è stato un anno difficile ma rassicurazioni non mi servono. Sono sempre stato attento a lavorare, mi sento orgoglioso sempre di essere qui e di indossare questa maglia”.
Su Raiola: “E’ stato un anno sì, complicato. Però bisogna ripartire, bisogna accettarlo e andare avanti, bisogna lavorare più di prima. Su Raiola, dico che ho avuto un rapporto incredibile ed è stata davvero una doccia fredda. Voglio ricordarlo sempre col sorriso, ha sempre voluto fare qualcosa di importante per i calciatori, ci darà una grande forza”.
Sulle critiche: “Ho le spalle larghe e riesco a gestirle, così come gestisco gli elogi. Fa parte del vostro lavoro. Sul gioco coi piedi, è normale ci siano benefici ma a volte rischi un pochino, in alcune partite rischiare tanto diventa complicato e bisogna saper gestire certe situazioni. Il ruolo è cambiato tanto, io ho avuto la fortuna di lavorarci tanto al settore giovanile del Milan e avevo già la prospettiva di giocare la palla da dietro. Sicuramente in alcuni momenti di alcune partite non bisogna rischiare così tanto, il calcio è cambiato”.
Aspirante giornalista, laureato.
Il calcio è la mia passione e amo raccontarlo.