Spezia-Lazio, si riapre il caso: diffuso l’audio tra Pairetto e il VAR. Ecco cosa è accaduto

Riemerge il caso di Spezia-Lazio dello scorso 30 aprile, quando a far discutere per settimane era stato il palese gol in fuorigioco convalidato ad Acerbi al 90′ che ha permesso ai biancocelesti di vincere la partita 4-3. Un errore madornale da parte della terna arbitrale e che poteva costare carissimo ai liguri in ottica salvezza. Nella giornata di oggi si è tenuta la conferenza stampa di Gianluca Rocchi, designatore di A e B, assieme al presidente dell’AIA, Alfredo Trentalange. Durante il dibattito è stato fatto ascoltare l’audio tra arbitro e VAR per capire cosa si fossero detti e soprattutto per capire chi fosse il vero colpevole.

Da ciò che è emerso, Pairetto avrebbe erroneamente inteso “l’ok” ricevuto dal VAR, che in realtà stava ancora controllando la regolarità della rete. Una volta che l’arbitro della sezione di Nichelino ha fatto riprendere il gioco, dalla sala VAR si sente: “Ca**o, perché ha ripreso? Luca ferma, ferma, ferma.”

Gianluca Rocchi ha così commentato:

“Ci fa male spiegare questo episodio, si fa fatica a farlo. Si tratta di un corto circuito comunicativo, da questo episodio ho iniziato a domandarmi su cosa fare per evitare un errore del genere. Ho sospeso tutti e sei perché non è accettabile, né che l’arbitro riprenda il gioco, né che il var glielo permetta e né che gli assistenti non dicano niente. Qui il check non è stato preso in considerazione”.

Sempre secondo Rocchi, Pairetto avrebbe “inconsciamente spostato l’attenzione da una cosa tecnica ad una cosa che non c’entrava nulla. Non dobbiamo crocifiggere un arbitro per un errore, la lettura che abbiamo dato a freddo è questa: ha spostato l’attenzione da un aspetto ad un altro”.

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