Dopo due anni di pandemia, il popolo del Toro è tornato a Superga a rendere omaggio agli Invincibili. Il Torino ha vissuto la giornata dedicata ai Campioni del Grande Torino con con partecipazione e commozione. La giornata è iniziata alle 11.30 con la commemorazione al Cimitero Monumentale, alle 12.30 allenamento al Filadelfia con i cancelli finalmente aperti al pubblico, poi alle 16 la squadra è salita a Superga per la messa nella Basilica e la lettura dei nomi da parte del Capitano Andrea Belotti.
Le parole nell’omelia di Don Riccardo Robella, cappellano del Toro:
” Ci troviamo oggi per commemorare i caduti di Superga. I ragazzi del Grande Torino ci hanno regalato molti sorrisi. Oggi c’è molto bisogno di sorridere. Giocando al calcio ci hanno detto che l’uomo è più forte di tutto. Siamo qui perché abbiamo bisogno di ricreare la bellezza. Siete professionisti ma un professionista può essere innamorato di ciò che fa. Vi sarà chiesto di amare quella maglia. Studiate quella storia, amate quella maglia, portatela con orgoglio. Altrove non troverete tanta bellezza, non troverete questa storia, non troverete qualcosa che si appiccicherà alla vostra pelle in questo modo. Quel popolo per cui giocate, che vive la sofferenza di non potersi incontrare e che attraverso voi ha bisogno di vivere la bellezza, vi misurerà solo per l’amore verso la maglia che portate, non a parole ma a fatti. Adesso vi lancio una sfida. Ciascuno di noi ha delle ambizioni e sono convinto che l’ambizione di un giocatore sia militare in una grande squadra. La sfida è questa: fate diventare grande il Toro”.
Grandi ovazioni per il Capitano del Toro Andrea Belotti e per il tecnico granata Ivan Juric che ha commentato così la giornata a Superga:
” Ho provato sensazioni uniche, è stato tutto molto emozionante, speciale. Sono sensazioni diverse rispetto a quelle che ho provato finora”.

Musicista, chitarrista, scrittore, amo raccontare il calcio e le emozioni che questo sport meraviglioso riesce a trasmettere