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Lorenzo Insigne non ce l’ha fatta a trattenersi dopo la gara che probabilmente ha segnato l’addio alle speranze del Napoli al tanto agognato scudetto. Il capitano partenopeo, resosi conto della resa scudetto degli azzurri al “Maradona”, al termine della gara, dopo aver scalciato una bottiglietta, non è riuscito a trattenere le lacrime. Per lui non ci sarà una seconda chance, promesso sposo al Toronto e alla terz’ultima gara in casa con la maglia del suo cuore. Il sogno di lasciare il Vesuvio con il tricolore sul petto è stato spento dal suo compagno di Nazionale El Shaarawy quando ormai “Lorenzo il Magnifico” aveva già lasciato il posto al figlio adottivo di Napoli, Dries Mertens in arte “Ciro”.

Il mal di “Maradona”, dove il Napoli ha già perso otto gare, la distanza dalle milanesi di quattro punti dal Milan e di due dall’Inter (con una gara in meno), l’ultima occasione sfumata al foto-finish in un’altra gara sottotono tra le mura di casa ieri sera e chissà quanti altri rimpianti hanno affollato la testa di Insigne. Il suo addio al monento rischia di essere amaro, nonostante le ultime gare del Napoli siano abbordabili. L’ultima speranza è credere nel miracolo di una rimonta. Nel calcio si sa, del resto, che in fondo nulla è realmente impossibile.