Un venerdì sera da Serie A: il campionato ritorna in campo per il turno di Pasqua spezzettato in quattro giorni. La corsa allo scudetto e quella infuocata per l’Europa passa soprattutto da questo weekend. L’Inter di Inzaghi si trova ad affrontare in trasferta lo Spezia di Thiago Motta, con la speranza di recuperare punti su Milan e Napoli. La squadra nerazzurra vuole continuare a vincere dopo i successi contro Juventus e Verona mentre le aquile devono allontanarsi a tutti i costi dalla terzultima posizione.
L’analisi del match
La sfida al Picco parte subito molto forte con i padroni di casa che sono pericolosi con Gyasi che approfitta del buco causato da Perisic ma Handanovic riesce a smorzare. I nerazzurri cominciano a spingere per bene e passano in vantaggio al 31′: D’Ambrosio, in zona d’attacco, lancia Brozovic che non sbaglia col mancino e tira sotto l’incrocio.
Iniziato il secondo tempo, l’Inter continua a spingere per il raddoppio nonostante qualche tentativo da parte dello Spezia di pareggiare i conti. Al 73′, dopo i cambi effettuati da Inzaghi in attacco, Lautaro Martinez trova la via del gol, approfittando di un assist di Perisic che crossa e trova il numero 10 che tocca la palla e la manda nell’angolo. Le aquile però non ci stanno e cercano in tutti i modi di andare a segno e ci riescono con Maggiore che, al minuto 88, riceve sui 20 metri e con un destro batte Handanovic. La partita sembra riaperta ma Sanchez chiude i giochi al 93′ che su campo aperto riceve da Lautaro e batte Provedel.
La classifica e i prossimi impegni
Con l’1-3 rifilato allo Spezia, l’Inter raggiunge quota 69 e spera sempre di più nella vittoria dello scudetto, il secondo consecutivo. La sconfitta porta le aquile a dover combattere fino all’ultimo per tenere lontano a tutti i costi la zona retrocessione. Dopo l’impegno in Coppa Italia contro il Milan, la squadra di Inzaghi incontrerà a San Siro la Roma di Mourinho. Trasferta a Torino, sponda granata, per lo Spezia.

Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!