Lo chiama Toro solo chi gli vuole bene veramente. A trent’anni dalla cavalcata UEFA della squadra allenata da Emiliano Mondonico, Milieu Edizioni pubblica Il Toro di Amsterdam. Luci e ombre di una storia tutta granata di Riccardo Bisti. Un libro che racconta origine, svolgimento e fine di un’avventura tanto splendida quanto effimera: la finale di ritorno del Torino contro l’Ajax del 13 maggio 1992. Uno splendido
sogno che si è infranto a pochi centimetri dal trionfo, sui legni dell’Olympisch Stadion di Amsterdam. Dopo anni di lavoro e ricerca, Bisti consegna nelle mani dei lettori ricordi e storie inedite
di un trionfo morale della famosa formazione granata che ha fatto la storia del calcio.
Partendo dai retroscena che portarono Gian Mauro Borsano alla presidenza del Torino nel 1989, l’autore ripercorre l’avventura europea del 1991/92 che culminò con l’infausto fallo del difensore olandese, visibile a tutti tranne che al direttore di gara. Un’ingiustizia che scatenò l’ira del Mister: furente, afferrò una sedia alzandola al cielo quasi a volerla schiantare a terra. Una narrazione arricchita da aneddoti e situazioni sconosciute (o dimenticate) anche dai più tifosi. Con più di cento pagine di foto e lunghe interviste mai comparse prima, come l’ultima dichiarazione del Mister Mondonico di cui la figlia Clara firma la prefazione del volume – e quelle dei giocatori protagonisti delle vicende narrate. Il Toro di Amsterdam raccoglie tantissime voci: da capitan Cravero a Lentini, passando per Martin Vazquez, Bruno, Marchegiani, Casagrande, Fusi, Mussi, Policano e tutti gli altri.
Una squadra epica, con quel legame da spogliatoio che raramente si è visto, distrutta poi dalla gestione di Gian Mauro Borsano: splendida in ambito sportivo ma disastrosa sul piano finanziario. Dal sexy scandalo della Coppa UEFA ai vent’anni di buio, passando per l’origine del tracollo finanziario dell’ingegnere di Domodossola e le sue vicende giudiziarie, sfociate in una pesante condanna decretata nel 1996. Una delusione che ha condotto il Toro lungo il periodo più duro di una storia ultra secolare, culminata nel rovinoso fallimento del 2005. Circa 20 anni dopo una squadra indimenticabile, nel 2015, il Torino torna a giocare in Europa League regalando ai tifosi granata un’impresa incredibile: unica squadra italiana, il Toro ha espugnato il San Mamès di Bilbao. Da quegli spalti un coro si alza e torna a cantare, la speranza per il futuro si accende e la Curva Maratona ruggisce: “Torneremo ad Amsterdam” a ricordare l’impresa mai dimenticata. Riccardo Bisti con le sue parole ci fa fare un tuffo nel passato, tra le gesta di
sportivi che hanno regalato emozioni forti, affezionati tutt’oggi a quella squadra tanto da intervenire come un unico coro tra queste pagine.
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Giornalista