16 Maggio 2025

SZCZESNY 7 I prescritti non riescono a fare un tiro in porta ed allora il V.A.R. accentua un tocco di Morata su Dumfris che a velocità normale non è fallo mai “per omnia saecula saeculorum”. E così “Pararigori” ne para un altro. Ma il V.A.R. usurpa una decisione arbitrale che fischia una punizione alla Juve. Non ci avevano detto che il protocollo dà all’arbitro di campo la priorità? Ah, beh…la regola vale in tutti i casi tranne che se di mezzo ci sia l’Inter. A momenti Wojciech rifà il miracolo e se lo facesse, magari si troverebbe qualche cavillo per far tirare il rigore per la terza volta… la Juve ruba…

DANILO 6,5 Non si passa e si alimenta l’azione. Dalla sua parte non si vede un cross, non si vede un prescitto dalla linea dell’area di rigore al fondo. Ma non basta, perché quella troia di Eupalla fa il tifo per chi gioca male e gli juventini non solo non se ne accorgono, ma vanno dietro ai “tromboni” stonati che riempiono l’aria di parole sconosciute perfino all’Accademia della Crusca.

‘de LIGT 6,5 Niente di eccezionale, tranne un anticipo nel 2° tempo su una proiezione pericolosa. A proposito del marcato Lautaro: visto solo mentre prende a calci il volto di Locatelli e poi più. Pare che entri in area prima del calcio sghembo di Calhanuglu sul rigore respinto e che un suo intervento sul turco nella mischia successiva sia attivo quel tanto che basta al V.A.R. per far ripetere il rigore. Che strano però, il V.A.R. stasera è iperattivo a favore dell’Inter. Di solito, quando sono i cartonati a dover subire le decisioni, è spento o distratto…

CHIELLINI 6,5 La solita lotta all’ultimo sangue con Dzeko e il solito annullamento conseguente. Le punte prescritte non fanno un tiro verso la porta juventina in tutta la partita. Ah, se il ginocchio proteso a mo’ di spigolo ribattesse dentro un pallone smanacciato da Handanovic… Quando si tratta di giocare a pallone e non a chi trae più vantaggio dalle scelte arbitrali, non c’è partita. Ma la variante gialla cospira nell’ombra.

ALEX SANDRO 6 Si aspetta una gara di contenimento e di sacrificio ed invece di avversari nemmeno un’idea pallida. Allora il brasiliano si trova catapultato nel bel mezzo del campo e cerca di fare quel che può appoggiando i compagni meglio inseriti nella manovra. Ma non è il suo forte e la troppa insistenza di perforare la difesa per vie centrali, non gli consente di andare sul fondo e mettere qualche palla in mezzo. (DE SCIGLIO S.V. Entra mentre la Juve produce il massimo sforzo per raddrizzare il risultato e gli spazi sono intasati e senza sbocco)

LOCATELLI 6 Voto di stima. Pronti via gioca 2 palle in profondità e sulla seconda segue l’azione con un colpo di testa. Ciò che succede dopo, glielo stanno raccontando ora negli spogliatoi, giacché uno scarpone di nome Lautaro lo centra in faccia e poi gli chiede scusa. Della serie, prima ti danneggio e poi mi pento, per modo di dire. Gioca con una fasciatura che gli impedisce di vedere e con un parietale gonfio come una zampogna. Dura 30 minuti e poi saluta, toccato duro anche sul ginocchio destro. E’ evidente che l’azione bianconera ne debba risentire: per Lautaro, missione compiuta (ZAKARIA 6 La volontà è tanta, ma le geometrie di Locatelli sono un’altra cosa. Lo svizzero cala in campo quello che ha e sa ed allora si assiste ad una serie di corse a recuperare e tanti passaggi senza la caratteristica della lampadina che si accende. Quella gran troia di Eupalla gli nega il pareggio deviando sul palo un tiro di possesso dopo una grande perforazione. Zakaria meriterebbe e la Juve con lui. Meriterebbe anche il rigore per in intervento sulla riga, ma pare che non ci siano immagini a suffragare il V.A.R. O basta là…)

RABIOT 7 Migliore in campo, poche storie. E non ostante un intervento di severità eccessiva di Irrati ad ammonirlo e limitarlo nei contrasti. Adrien non perde un duello, si fionda su ogni avversario con la grinta che troppo spesso ha lasciato nell’armadietto dello spogliatoio. Chissà che la mamma gli abbia detto di svegliarsi, visto che lei è stufa di vedere il figlio contestato (ARTHUR 5 Fine delle speranze juventine: quando entra questo ectoplasma, significa che la parola “fine “ è stata scritta. Mentre i muniti passano, invece di velocizzare l’azione, costui passa il tempo ad aggiustarsi il pallone per passare al compagno a distanza inferiore a quella richiesta per contrastare il Covid. E pensare che per questo brocco, abbiamo regalato Pjanic al Barça…)

CUADRADO 6,5 Della serie: come ti trasformo Perisic in terzino. Grande partita di Vinavil, ma se il destino è segnato, tutto risulta inutile. A qualcuno basterà la prestazione, a me basta solo vincere e penso che Juanito sia del mio stesso avviso. Non risparmia nemmeno una stilla di sudore ed esce prosciugato (BERNARDESCHI S.V. 10 minuti alla ricerca della posizione e degli spazi. Mai trovati)

DYBALA 5,5 Nel Palermo giocava prima punta, talvolta. Nella Juve gioca da seconda punta. Punta significa attaccante che inquadra la porta e realizza reti. La domanda nasce spontanea: quanti tiri fa nell’intento di segnare? Zero, nada de nada. Sarà perché gioca lontano dalla porta? Eppure in area ci entra, proprio così lontano non mi sembra. Sarà perché gli arrivano pochi palloni? Eppure nel dialogo con i compagni c’è, non è disperso. Rispondete voi, che sapete meglio di me l’importanza di Dybala nel conseguire i risultati. Io mi limito a stendere un velo pietoso su tiro sbilenco sulla punizione che potrebbe essere una delle ultime occasioni per la Juve.
MORATA 5,5 Risulta più in palla quando la sfiora per mettere il compagno in posizione migliore nell’occasione di tirare. Impreciso negli stop e senza costrutto nelle poche volte che lascia il marcatore sul posto e se ne parte alla volta dell’area di rigore avversaria. Prende botte sulla trequarti e non si tira indietro, di fronte ad una masnada di fabbri picchiatori, ma serve a poco. Dovrebbe aprire spazi a Vlahovic, ma fatica ad aprirseli a se stesso (KEAN S.V. Manca la personalità per incidere in poco tempo e lo stop lungo non è un buon appiglio)

VLAHOVIC 5 Dopo pochi minuti cerca di ripetere l’azione del gol di Villareal, ma stavolta il tiro è strozzato e Handanovic non è portiere che si uccella facilmente. Dopo di ché Dusan sparisce per lunghi lunghissimi tratti, salvo ricomparire nell’area interista, strattonato, spinto, tirato per la maglia, ma cosa volete che sia… Un solo tiro verso la porta interista, dopo una finta ed un piatto a piazzare la palla, ma esce di un soffio.

ALLEGRI 5 Voto strameritato per il fatto che snatura le sue idee di “non gioco”, brutto, schifoso e pure puzzolente, ma che propizia 16 risultati utili consecutivi, in faccia agli esteti di sta cippalippa. Stasera si esagera: 4 – 2 – 3 – 1 che va in crisi subito per un Locatelli malmenato ed un Rabiot ammonito. Ma non sapeva giocare solo con quello schifo di 4 – 4 – 2 ? E allora perché cambiare? Cuadrado, Dybala, Morata e Vlahovic insieme, per far sfoderare a qualche esteta di sta cippalippa un gridolino di piacere, quasi come se si impegnasse nella pratica dell’autoerotismo. Risultato: 30 minuti di grande Juve, giusto per fare esclamare da tanti “diseducati “ al calcio, quello vero, quello trucido, quello che certi esteti non sanno nemmeno dove stia di casa, che “si assiste alla migliore Juventus della stagione”. Poveri noi, la migliore Juve della stagione colleziona punti ZERO e con la migliore prestazione della stagione si deve ringraziare il Napoli che batte l’Atalanta e si deve abbandonare anche solo una speranziella piccina picciò di salire ancora più in alto. Max, ti prego. Torna a far stomacare i soliti tromboni stonati, che usano il calcio a scopi personali e di proselitismo e gioca da far schifo! Si fanno punti e si scala classifica, ascolta me che non uso terminologie acrobatiche e che dico pane al pane e vino al vino. La Macedonia vince in contropiede, il Villareal vince in contropiede, il Real Madrid non si vergogna di vincere ripartendo e in casa. Stasera Inzaghi ci ha aspettato e colto l’unica occasione per andare in vantaggio, esattamente come fai tu, Max, con la differenza che i tifosi interisti esultano, gli juventini sproloquiano. Lascia giocare bene a Gasperini, che non vince nulla dalla Primavera della Juve. Lascia giocare bene il Sassuolo che è a centroclassifica. Lascia giocare bene il Verona che è lì dov’ è il Sassuolo. Noi siamo la Juve e, al netto della diffusa diseducazione sparsa a pioggia da venerabili “maestri del nulla”, a noi importa vincere. Della migliore prestazione della stagione, gli juventini veri non sanno che farsene. Anche perché negli almanacchi non viene citata, la vittoria sì.

                                            Marco Edoardo Sanfelici

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