La Roma batte la Samp a Marassi per 1-0 e infila il decimo risultato utile consecutivo, grazie alla rete nel primo tempo di Mkhitaryan. Una vittoria figlia di una gara sporca, interpretata dalla squadra di Mourinho con la giusta pragmaticità senza badare troppo al bel gioco ma facendo leva sull’ormai consolidata sicurezza difensiva. La Sampdoria ha per lunghi tratti, soprattutto nel secondo tempo, tentato di rientrare in gara, impossessandosi in maniera pressoché continua della trequarti, partorendo tuttavia poco o nulla nonostante l’ingresso di Quagliarella.
Mourinho si è affidato al blocco che ha vinto il derby con Oliveira e Cristante a schermare la difesa a tre formata di Ibanez, Smalling e Mancini. Fasce affidate a Zalewski e Karsdorp con due trequartisti come Mancini e Mkhitaryan a supporto di Abraham. La gara è oggettivamente non bella e i padroni di casa soffrono la gabbia di marcatura intorno a Sensi, soffocato dai due mediani. Le occasioni scarseggiano e, dopo un tiro di Caputo ben neutralizzato da Rui Patricio, la Roma confeziona un azione da 20 passaggi consecutivi che porta Zalewski a mettere dentro un pallone dalla sinistra. Sulla sfera si avventano Abraham e Mkhitaryan che realizza. L’armeno conferma il suo feeling con Marassi dove, lo scorso anno, aveva realizzato una tripletta, l’unica in carriera.
Nel secondo tempo i padroni di casa accelerano, Giampaolo sostituisce Sensi con Quagliarella e la Samp si stanzia stabilmente nella trequarti della Roma, che accetta di difendersi; segno di grande fiducia di cui gode il pacchetto arretrato giallorosso. Si rendono relativamente pericolosi Sabiri e Quagliarella ma nulla più. La Roma accumula tre punti fondamentali e, in vista del derby d’Italia tra Inter e Juventus, strizza l’occhio alla zona-Champions distante solo cinque punti.
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