Il pareggio di ieri sera al “Grande Torino” ha lasciato come non mai l’amaro in bocca a tutti i tifosi granata increduli davanti agli schermi o sugli spalti dello stadio per la mancata concessione di un calcio di rigore a dir poco solare. Perfino le emittenti satellitari erano sorprese per non dire imbarazzate davanti alle immagini del fallo di Ranocchia sul “Gallo” Belotti, sempre più imprescindibile per i granata di Juric.
Ciò che è apparso incredibile non è tanto il mancato penalty dell’arbitro Guida ma la mancata “on field review” del VAR con Massa davanti agli schermi. C’è da chiedersi a questo punto a cosa serva il VAR usato in questa maniera. Il Toro quest’anno è ancora l’unica squadra in Europa senza rigori a favore pur essendo squadra con il baricentro molto avanzato ma soprattutto gli errori contro sono a questo punto davvero tanti, troppi.
Il Ds Vagnati in conferenza stampa è parso a nostro parere troppo morbido ed urge farsi sentire e rispettare ben di più in lega. Ma la notizia più bella viene dalla prestazione dei granata parsa davvero ottima. Il Toro ha creato almeno quattro nitide palle gol e la difesa è più che mai solida con Bremer su tutti e un Berisha sicuro e che mette sicurezza al reparto difensivo. Intendiamoci non un fenomeno ma quanto meno un portiere normale.
Lukic è finalmente sbocciato e le sue prestazioni sempre più convincenti, Mandragora giocatore imprescindibile per il centrocampo ma la vera stella è il croato Brekalo voluto fortemente dal tecnico di Spalato e che giocatore davvero di qualità capace di saltare l’uomo e segnare. Un capolavoro la sua azione sulla sinistra con ben quattro nerazzurri saltati compreso il portiere ed il gol negato solamente dal miracolo in scivolata di un difensore interista.
Capitoli a parte Bremer appunto e Belotti. Il Toro senza loro due perderà gran parte del suo valore tecnico e andranno opportunamente sostituiti con una programmazione che deve essere già fatta adesso per non farsi trovare impreparati ad agosto, ben consapevoli del fatto di perderli entrambi a giugno.
Ed è proprio questo il punto principale, il capitale fin qui del tecnico Juric non va disperso ma anzi con una programmazione vera e seria e con acquisti mirati di concertazione con il tecnico croato potrebbero davvero consentire al Toro di ambire a posizioni più consone al blasone granata.
Il Toro deve riscattare assolutamente Brekalo dopo il riscatto di Mandragora e, con la vendita certa di Bremer, investire su un difensore di esperienza che dia sicurezza e faccia crescere i giovani. Bongiorno ha ampi margini di miglioramento ed è giovane, Zima talento ancora acerbo ma che avrà un anno di Serie A, mentre il solo Sanabria non può garantire una stagione intera in attacco.
Insomma per il Ds Vagnati ci sarà tanto lavoro da fare ma con il tecnico attuale può davvero fare bene e trovare quei giocatori funzionali per iniziare bene la stagione ventura. Sempre in attesa di comprendere il destino societario del Toro e cosa vorrà fare davvero il Presidente Cairo.
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