Luka Modric ha parlato ieri rilasciando un intervista a Marca, dove ha riservato parole al miele per il Capitano giallorosso. È stato in occasione del rilascio della nuova app per tifosi Sportening, che il croato ha potuto parlare con il quotidiano spagnolo.
Proprio di fronte ad una domanda sui suoi idoli, il centrocampista non si è potuto esimere dal citare Francesco Totti.
“Francesco Totti è stato uno dei giocatori che ho ammirato di più per il suo modo di giocare: affrontarlo è stato impressionante. A fine partita abbiamo scambiato la maglia e parlato, per me è stato un momento unico.”.
Francesco, legato al Real Madrid, ha probabilmente uno dei suoi ricordi più belli della sua carriera. Era praticamente venti anni fa, il 30 ottobre del 2002, quando Totti prese una storica standing ovation dal Santiago Bernabeu in un Real-Roma. Dopo 35 anni grazie al gol di Totti infatti, per la prima volta un’italiana riuscì ad espugnare il castello Blancos. Montella per Totti, 1-0 Roma e i campioni come Figo, Zidane, Raul e Ronaldo impotenti difronte alla prestazione giallorossa.
Belle parole da parte di Modric anche per un altra bandiera della Serie A, Zmovinir Boban.
“Per me è il numero uno dalla mia infanzia, parlare con lui ha rappresentato un’esperienza molto bella”.
Modric sul futuro suo e della Croazia
In pieno stile del Capitano giallorosso poi, a quasi 37 anni il centrocampista non vede ancora vicino il suo ritiro.
“Il ritiro? Non so, vediamo fino a quanti anni me la sentirò di giocare. Potrei arrivare a 40, o anche meno. Devo godermi ogni giorno sul campo: sono nel miglior club del mondo e lavoro per mantenere questo livello di performance il più a lungo possibile. Ora mi sento davvero bene. Non sono una persona che pensa molto al futuro, mi piace vivere nel presente e godermi il momento.”.
Ha idee chiare invece sul futuro della sua Croazia, e su chi potrà rimpiazzarlo in nazionale.
“Credo sia Mateo Kovacic il mio erede anche se non è un giovane talento ma un giocatore già maturo. Ha giocato per club importanti come Inter, Real Madrid, ora è al Chelsea: può essere il leader della Croazia del futuro.”.
Di questo è molto altro ha parlato Modric in occasione del lancio del progetto Sportening di cui è socio. Dalla vittoria della Decima alla sua passione per il basket.
“Amo la pallacanestro, sono nato a Zara, conosciuta come la città del basket e ricordo come da bambino andavo molte volte a guardare le partite di basket. Dopo la scuola mi divertivo sotto canestro con gli amici, forse avrei fatto carriera in quello sport. La Decima invece è stata la mia gioia più grande al Real. Quella Champions ha un significato speciale, e già dal mio arrivo ne parlavano tutti. Durante la mia permanenza a Madrid ho ottenuto più di quanto mi aspettassi o quello che volevo, sono passati quasi 10 anni e mi sembra un sogno. Il mio legame con il club è splendido, così come quello con i tifosi.”.
Con questa intervista di certo Luka Modric si è assicurato la simpatia di molti appassionati di Serie A e dei tifosi di Milan e Roma.
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Studente del liceo classico; amante dello sport e del calcio, argomenti che ho sempre cercato di trattare con rispetto e dettagliato. Scrivo per CalciofemminileItalia e sono l’autore del romanzo dal titolo “Il Dio del Pallone“. A chi mi chiede che cos’è per me il calcio rispondo: “Una religione”.