In Spagna il “Cholito” Simeone viene seguito con particolare interesse. Il padre, Diego Simeone, è uno dei migliori allenatori al mondo nonché l’Alex Ferguson dell‘Atletico Madrid, capace di aver portato i “Colchoneros” a lottare stabilmente per le posizioni di testa, a vincere campionati, oltre ad aver giocato due finali di Champions contro gli acerrimi nemici del Real Madrid, di cui una persa al 92′ a causa di una testata di Sergio Ramos.
Per gli spagnoli dal “Cholo” al “Cholito” dunque il passo è breve, soprattutto se Giovanni Simeone, figlio d’arte, dopo tanta gavetta tra Genoa, Cagliari e Fiorentina, è finalmente sbocciato in quel di Verona, sponda Hellas. Il piccolo Simeone è già in doppia cifra in Serie A con 12 reti in 22 partite, e la sua voglia di uscire dall’ombra del padre, grandissimo in Italia con le maglie di Pisa, Inter e Lazio, lo sta portando ad essere uno degli oggetti del desiderio dei grandi club.
In una lunga intervista ad AS, l’argentino ha parlato del suo futuro non escludendo un addio all’Italia, che lo ha “adottato” nella crescita, quale miglior scuola per un centravanti:
“La premessa è che sono molto felice dove sono adesso. Ma sì, mi piacerebbe provare un altro calcio: ora però non penso a dove andare a giocare in futuro, resto concentrato sul momento. Il calcio italiano sta crescendo molto e so che ovunque andrò imparerò molto”.
Ancora di proprietà del Cagliari, Simeone verrà riscattato dal patron Setti a fine stagione ma non è da escludere che poi venga rivenduto a peso d’oro al miglior acquirente; un’operazione che porterebbe l’Hellas a fare un mercato importante, mantenendo la sua dimensione.
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Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.