Cristiano Ronaldo “rei” come Pelé

I portoghesi utilizzano spesso l’espressione “Quando il Re compie gli anni” per indicare un evento che si verifica molto raramente e, ovviamente, la utilizzano per il compleanno di Cristiano Ronaldo. CR7 compie oggi 37 anni. Nonostante non sia più di primo pelo, continua a mantenere una media gol molto vicina a una marcatura a partita.

Circa due anni fa, Billy Costacurta è stato quasi schernito per queste parole: “Cristiano Ronaldo si sta avvicinando sempre di più a Pelè. Guardando i gol che continuano a passare di Ronaldo, mi sono andato a rivedere tutta la storia di Pelè. Quando lui saltava, saltava sempre qualche cm in più dell’avversario, andava sempre più veloce del marcatore, faceva dei giochini per saltare l’uomo non solo grazie alla velocità ma anche con la tecnica. Pelé, quindi, oltre alla tecnica aveva l’atletismo. Queste due cose insieme lo fanno avvicinare a Cristiano Ronaldo“.

Sia chiaro: Costacurta non ha affermato in maniera semplicistica che Cristiano Ronaldo è più grande di Pelé. Sarebbe un paragone improbabile proprio per il discorso delle epoche diverse.

In primo luogo possiamo soffermarci sull’influenza di questi due atleti che hanno fatto la storia del calcio, nonché sul loro contribuito ai trionfi. Pelé ha vinto tre mondiali da protagonista e anche due coppe intercontinentali.

Questi trionfi mandano a farsi benedire le affermazioni secondo le quali O Rei (anche qui si parla di un re) non si è confrontato con il calcio europeo. Con il Santos è riuscito a battere le europee, oltre che con la grande nazionale brasiliana. Cristiano Ronaldo ha vinto cinque palloni d’oro (premio per cui Pelé non poteva essere in lizza) e cinque Champions (altro premio per cui il brasiliano non poteva essere in lizza).

In più, il portoghese ha vinto un Europeo con una nazionale non di primissima fascia in ambito continentale. Trionfi diversi, ma tutti di primissimo livello, che danno l’idea del valore dei due calciatori. Possiamo quindi instaurare un termine di paragone sulla grandezza, ma solo parzialmente, riservandoci di annoverare entrambi tra i cinque migliori di tutti i tempi.

Alcune illustri testate hanno messo Pelé davanti a CR7 ma di poco. FourFourTwo nel 2017 ha inserito Pelé al terzo posto e CR7 al quinto. C’è tuttavia da considerare che il portoghese non ha finito la carriera e, nel frattempo, ha vinto un’altra Champions (2018).

Entriamo invece nel merito delle parole di Costacurta. L’ex difensore del Milan ha affermato che, come Pelé, Cristiano Ronaldo è un mix di tecnica e atletismo. Cosa ci sarebbe di errato? Parliamo di due grandissimi saltatori (tra l’altro Pelé era anche relativamente basso) e di due calciatori molto tecnici, che utilizzano il proprio bagaglio mettendolo a servizio della squadra e per segnare, non eccedendo in inutili ghirigori.

Nulla di strano, ma si tratta probabilmente dei calciatori che più nella storia hanno sfruttato questo mix incredibile. Due calciatori diversi da Messi e Maradona, noti per essere, come nessun altro, quelli con migliore capacità di tenere il pallone incollato ai piedi.

Questa invece la prima pagina di Tuttosport dell’ottobre 2019, che apre sulle parole di Jorge Mendes.

Ovviamente il quotidiano ha riportato un titolo sensazionalistico. Essendo un suo assistito, nonché tra i migliori di sempre, ci sta che lo definisca il migliore di tutti i tempi. Dopo aver superato il traguardo dei 700 gol in carriera, Cristiano Ronaldo ha battuto anche il record di gol di O Rei.

Maradona può essere il Genio del calcio, Pelé il re della coordinazione, Messi un mago a fare giocate di altissima scuola con una velocità supersonica, mentre CR7 è una vera e propria macchina. Ci sta che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino. E le parole di Costacurta e Mendes vanno interpretate e contestualizzate.

E, per concludere, non è assolutamente uno scandalo reputare Cristiano Ronaldo tra i primi calciatori di sempre, come ha fatto più di un’autorevole rivista.