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Il mercato fatto dalla Juve ha messo in chiaro le cose. Se non subito, la Vecchia Signora a breve vuole tornare ad essere la squadra da battere in Italia con mire ambiziose anche in campo europeo. Il lucido piano di Cherubini è stato perfetto in ogni sua mossa, dal rimandare i rinnovi a fine mercato agli acquisti. E che acquisti! Dusan Vlahovic, capocannoniere del campionato e oggetto del desiderio di mezza Europa, è stato prelevato a peso d’oro dalla Fiorentina. Il serbo è la chiave per risolvere l’anemia offensiva dei bianconeri; basti pensare che da solo ha segnato la metà di tutti i gol del reparto offensivo bianconero. Le 17 reti realizzate dal centravanti ex-viola fanno impressione rispetto ai 34 gol segnati fino ad adesso da tutta la rosa della Juve nell’intero campionato.

Arrivabene e Cherubini, non paghi di uno degli acquisti più onerosi della storia del calciomercato invernale, hanno subito rilanciato. Forti delle “corsie preferenziali” con il Tottenham, hanno piazzato Kulusevski e Bentancur al “vecchio” Paratici rientrando parzialmente della spesa per Vlahovic. In fine hanno chiuso il cerchio, assicurandosi le prestazioni di Denis Zakaria, in scadenza di contratto, pagandolo poco in relazione al valore assoluto del giocatore.

Quella della Juve non è stata una semplice finestra di mercato, bensì una dichiarazione di intenti. L’imperativo è entrare in Champions League, fondamentale per introiti e prestigio in vista della nascita della Super Lega, oltre ad andare avanti nella competizione. Il Villarreal, prossimo avversario negli ottavi di finale, poteva spaventare la “vecchia” Juve. La Signora che si presenta ai blocchi dopo il 31 gennaio è ben altra cosa; mira a giocarsela con i giganti, senza lasciarsi impensierire dal “Submarino Amarillo” dell’ostico Emery.

I bianconeri hanno infine chiuso anche per Gatti, talento del Frosinone che rimarrà in Ciociaria fino al termine della stagione. C’è chi dice che sia stato uno sgarbo al Torino, ma resta il fatto che le qualità del giocatore sono indiscusse. Il difensore centrale è costato non poco, dieci milioni, e sicuramente completerà la sua maturazione in Serie B per essere poi valutato a luglio.

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Foto account Twitter SportLive

UN MERCATO SU CUCITO SU MISURA PER ALLEGRI

Ad Allegri, che chiedeva gol e personalità a centrocampo, sono state a messe a disposizione risorse eccellenti che il tecnico livornese, vecchio lupo di mare, saprà conciliare come ha fatto nel primo periodo juventino. Aver piazzato Ramsey, grana salariale e caratteriale, ai Rangers di Glasgow proprio all’ultimo respiro, ha fatto sì che il mercato prendesse la lode con firma del rettore. Una squadra che non sembrava avere né capo né coda, ha creato la spina dorsale per il presente e per il futuro.

L’affidabilità dei vecchi leoni, la qualità dei nuovi giovani innesti e l’epurazione di chi non aveva proprio più niente da dire in bianconero. L’unico rimpianto della dirigenza bianconera potrebbe essere non aver “piazzato” Arthur all’Arsenal, ma il brasiliano resta sempre un giocatore giovane e recuperabile. Allegri lo ha sempre inserito a gara in corso e c’è la possibilità che, con la personalità Zakaria e Locatelli di fianco, possa rinsavire.

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