L’arbitro Marco Serra di Torino è stato, suo malgrado, protagonista della sfida tra Milan e Spezia. Sul finale di gara, il fischietto piemontese ha interrotto un’azione, intervenendo per un fallo su un calciatore del Milan, non vedendo che la palla era arrivata a Messias. Il fischio ha vanificato la rete del brasiliano, che avrebbe portato il Milan sul 2-1. Oltre al danno anche la beffa, in quanto nel finale lo Spezia ha segnato il 2-1 per effetto del quale ha espugnato San Siro.
La signorilità del Milan e dei suoi calciatori è stata splendida. L’arbitro, in lacrime, è stato consolato dai rossoneri. Serra è stato rincuorato da Ibra e la stessa società rossonera ha capito che l’errore, gravissimo, è stato in buona fede. Buona fede che non vogliamo naturalmente mettere in dubbio.
Il direttore di gara probabilmente era mal posizionato ed è stato impulsivo. Purtroppo questo è un errore comune e ricorrente dei direttori di gara italiani. Ci vengono in mente episodi eclatanti. Basti pensare a Orsato che in Juve-Roma fischiò immediatamente il rigore per i giallorossi non aspettando che la palla arrivasse ad Abraham, vanificando pertanto la rete del bomber inglese.
Pochi giorni fa è stato clamoroso l’errore del direttore di gara Giovanni Ayroldi in Napoli-Fiorentina. Il fischietto pugliese è intervenuto per un fallo di Fabian Ruiz, impedendo a Ikone di condurre in porto un favorevolissimo contropiede in superiorità numerica. Per non parlare poi delle tantissime volte in cui si fischia in altre zone del campo senza dare il vantaggio. Gli arbitri italiani si dimostrano spesso ansiosi e non valutano la possibilità del vantaggio.
Ciò si traduce in gare spezzettate e in errori grossolani. L’errore di Ayroldi in Napoli-Fiorentina non è stato determinante per il risultato. Tuttavia ha fatto disputare alle due squadre 30 minuti inutili, visto poi il gol di Petagna nelle ultime battute dei tempi regolamentari. Grave quanto successo invece ieri. Vero che i calciatori dello Spezia si erano fermati, ma il posizionamento dei difensori non era corretto e Messias avrebbe avuto una pressione minima. Facile pensare che, anche senza fischio, il gol sarebbe arrivato comunque.
In Europa la situazione è ben diversa e, naturalmente, anche in Premier. Ciò non significa che i direttori di gara stranieri siano migliori e non commettano errori. Tuttavia questa tendenza, questa ansia irrefrenabile a fischiare subito, senza badare al prosieguo è purtroppo un marchio di fabbrica del Belpaese. Le squadre italiane sono abituate male, quindi in Europa si sente maggiormente l’impatto.
Rimangono la buona fede dell’arbitro e l’atteggiamento encomiabile del Milan, ma il danno arrecato è tangibile. Questi tre punti persi per un errore così marchiano rischiano di essere decisivi per la lotta agli obiettivi per cui stanno concorrendo i rossoneri. Naturalmente la carriera di Marco Serra non è finita, ma uno stop è assolutamente necessario. Che sia da monito per i direttori di gara italici, in quanto questo modus operandi sui fischi immediati senza attendere il vantaggio rischia di essere assolutamente deleterio.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione