• Tempo di lettura:2Minuti

La clausola sembrava essere questa: obbligo di riscatto fissato a 25 milioni a seguito dei cinque percepiti dalla Lazio in estate dopo il primo punto fatto in campionato nel 2022. Il primo punto (tre a dire il vero), fatalità, è arrivato proprio contro i biancocelesti di Mister Sarri ieri sera.

Poi però chiarezza è stata definitivamente fatta. Sì, perché i 25 milioni del riscatto di Correa dall’Inter arriveranno solo dopo il primo punto fatto dai nerazzurri a partire dal 2 febbraio 2022. A scanso di equivoci e per smentire ogni tipo di rumors di queste ultime ore, questo è il comunicato ufficiale dell’Inter.

“Acquisizione a titolo temporaneo delle prestazioni professionali del calciatore Carlos Joaquin Correa dalla Lazio; l’accordo valido per la stagione sportiva 2021/2022 preve l’obbligo all’acquisto definitivo al primo punto della Società dopo la data del 2 febbraio 2022”

La nota a bilancio

Ora dunque doppia è la beffa per i tifosi laziali e per la società. Tralasciando che una piccola percentuale di questi 25 milioni dovrà andare per accordo al Siviglia (si tratta di una cifra comunque di poco inferiore ai 4 milioni); comunque saranno soldi non utili per l’indice di liquidità valido in questa sessione di calciomercato, ma solo per la prossima. Lo stesso indice di liquidità che pare non andare esattamente a genio a Mister Sarri.

“So che siamo un po’ bloccati dall’indice di liquidità che non sono riuscito neanche a capire cosa ca**o sia”

Sarri nel post partita di Inter-Lazio

Il rendimento del Tucu con la Lazio

Correa si è di certo fatto amare durante le sue tre stagioni alla Lazio dai tifosi biancocelesti, esaltati dai suoi 30 gol conditi da 18 assist in 117 presenze. Ha poi arricchito il suo palmarès con una Coppa Italia (vinta contro l’Atalanta) e una Supercoppa Italiana (sfilata alla Juventus dello stesso Maurizio Sarri).

Con l’Inter invece, il Tucu cerca ancora quella centralità che gli fu’ data dalla sua squadra precedente: a Milano fino ad ora quattro gol e un assist in sette partite da titolare. Sei volte subentrato e con altrettante partite saltate per infortunio, la sensazione è che l’Inter non stia vedendo all’opera ancora il vero Tucu, quello che ha fatto sognare la Lazio e i suoi tifosi.