Italia, un’Irlanda del Nord per la qualificazione
Stasera l’Italia affronta l’Irlanda del Nord. Ultima chiamata per il mondiale di Qatar 2022. Gli Azzurri devono vincere per essere primi.
Necessità– “Primo: non prenderle. Secondo: è imperativo vincere. Terzo: non c’è un terzo punto, perché i primi due han già detto tutto”. Così parlava Enzo Bearzot prima del famoso Italia-Brasile di Spagna ’82. Certo, l’avversario di stasera non è minimamente paragonabile al Brasile, ma il concetto è lo stesso: dobbiamo vincere. Dopo l’1-1 maturato contro la Svizzera infatti, sia gli Azzurri che i Biancorossi sono a quota 15 punti, e, per il conteggio Fifa, contano i gol di differenza. Gli uomini di Mancini possono contare su 13 reti segnate, contro le 11 svizzere, e su 2 subite, pari ai nostri contendenti. Insomma, stasera dobbiamo vincere, e dovremo anche segnare molti gol.
Uniche in gioco– Infatti sia la Bulgaria che l’Irlanda del Nord sono già eliminate, stasera sarà una sfida di gol, vittorie consentendo, tra Italia e Svizzera. Azzurri che sono in vantaggio di due gol nella differenza reti, ma questo non vuol dire che il primo posto è assicurato. Mancini vuole evitare che si faccia la fine del 2017, arrivando secondi e dovendosi giocare la qualificazione con uno spareggio.
Gli avversari– L’Irlanda del Nord non è, sulla carta, una squadra alla nostra altezza. Ma occhio ai passi falsi, bisogna vincere e farlo con qualche rete di scarto, 1 sola non potrebbe bastare. La Bulgaria ha infatti perso 3-1 la scorsa volta che ha affrontato la Svizzera, e oggi che non ha nulla da giocarsi potrebbe davvero scansarsi. L’Italia invece ne ha rifilato 3 nell’ultimo match contro l’Irlanda del Nord, e ciò è decisamente confortante. E guardando le possibili formazioni, c’è da dire che i nostri avversari non sono messi benissimo, potendo contare su Evans, centrale del Leicester, come uomo più esperto e forte. Noi invece dobbiamo affidarci a Immobile e Chiesa lì davanti, nella speranza che stasera potremo goderci la qualificazione a Qatar 2022.
Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.
