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L’attesissimo derby d’Italia tra Juventus ed Inter si è concluso con il risultato di 1 a 1 ottenuto in extremis e proprio grazie al numero 10, Paulo Dybala. 

Dopo un goal rocambolesco subito nel momento in cui la squadra era in dieci con Bernardeschi dolorante a bordo campo, è stato proprio Dybala a calciare il rigore decisivo, il 18º per lui su 20 calciati con la Juve, ed evitare ai suoi una brutta sconfitta in extremis. 
E se sulla scelta di non schierare Dybala e Chiesa dal primo minuto sono piovute non poche critiche, nulla si puó dire sull’atteggiamento dei due una volta entrati in campo.
É stato infatti il loro ingresso a dare quel mordente in più alla squadra che aveva giocato senza convincere per 65 minuti di gioco.
L’argentino in particolare, aldilà del rigore, negli ultimi 10 minuti di gioco ha compiuto anche un altro gesto da leader, quando ha chiamato con grande personalità i compagni in avanti per un calcio di punizione in zona d’attacco.
Gesto simbolo del mantra “fino alla fine” sposato dal club.

PAROLE DA LEADER

Al termine della gara Dybala si è concesso ai microfoni di “Dazn” parlando della partita e non esitando a mandare una piccola stoccata a mister Allegri. 

“Per come si era messa la partita, è un punto importante, ma noi siamo la Juventus e giochiamo per vincere. Non mi piace stare fuori, faccio di tutto per stare bene. Occorre migliorare nella fase offensiva, per forza. Se giochiamo per segnare solo un gol, quando ne subiremo uno non basterà. Cerchiamo il massimo, di segnare il più possibile”. 

Queste le parole della Joya che sembrqno criticare quell’atteggiamento visto in troppe partite e a tratti rinunciatorio. 
Le famose vittorie “di corto muso” non sembrano quindi piacere molto a Dybala che, consapevole del suo potenziale e di quello dei suoi compagni, si auspica qualcosa di più. 

Vestire il numero 10, maglia di giocatori del calibro di Sivori, Platini, Del Piero, Tevez, comporta una grande responsabilità e forse é arrivato proprio ora il momento di valorizzarla al meglio.
E ne sembra convinto anche lui che, sempre ieri sera, ha esaltato i tifosi con queste parole:

“Dopo tanti anni qua, con tanti compagni con cui ho vissuto tanto tempo ho imparato e cerco di dare il mio contributo ai nuovi, insegnando ai più giovani. Credo sia arrivato il mio momento e cerco di fare il massimo per la squadra”.

Di un numero 10, quello di Michel Platini, ha già egugliato un grande record. 
Il rigore segnato a San Siro lo ha portato a quota 104 gol in maglia Juve
Come svelato da Opta Paolo, “Dybala è anche il primo giocatore bianconero a segnare in tre match di fila contro l’Inter in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria”. 

La Joya sa che la Juventus ha, ora più che mai, bisogno di un leader e si carica tutto sulle spalle, in attesa del rinnovo che ormai, anche stando alle parole di Pavel Nedved, è davvero vicinissimo e lo legherebbe al club fino al 2026.

Dybala sembra avere le carte in regola, recuperato anche il recente infortunio, per confermarsi nel cuore dei tifosi bianconeri e per scrivere tante altre pagine importanti nella storia del club.

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