Una faccenda che non sembra volersi chiudere: il confronto fra la Roma e la Lega continua senza sosta. Il motivo alla base è l’inno “Roma, Roma” suonato dopo l’inno ufficiale della Serie A, in occasione del match casalingo contro l’Udinese. Secondo Gazzetta.it, entro la fine della settimana o all’inizio della prossima, Tiago Pinto, direttore generale dell’area sportiva e Maurizio Lombardo, rappresentante del club presso le istituzioni sportive, sono attesi in Procura Federale per la decisione definitiva.

La società giallorossa rischia una multa ma vuole comunque andare a fondo perché pensa che i tifosi, al ritorno negli stadi dopo lo stop forzato dalla pandemia, debbano vivere momenti emozionali. Ma la sanzione potrebbe comunque rimanere visto l’episodio. La Lega, lo scorso 23 settembre, ha ritirato uno dei due delegati presenti all’Olimpico, poi rinviato allo stadio nel corso del primo tempo. Stessa cosa contro l’Empoli, quando l’inno ha suonato per poco e i tifosi hanno continuato a cappella.

Tiago Pinto e Maurizio Lombardo hanno la “prova” dell’Allianz Stadium

La Lega Serie A sembrerebbe essere inamovibile sulla faccenda ma la Roma potrebbe appellarsi a un fatto accaduto poco prima della sfida con la Juventus. Nel prepartita all’Allianz Stadium è risuonato l’inno bianconero prima dell’ingresso in campo delle squadre. Poi da protocollo O Generosa di Allevi dopo è partita Come on dei The Hives, durata fino alle 20.45 e 50 secondi.

Allora i rappresentanti della Roma hanno chiesto alla Lega il perché del silenzio su questa scelta musicale della Juventus. La regola è stata confermata ma si può passare oltre quando non si tratta di inni in senso stretto. I bianconeri quindi hanno fornito un assist involontario ai giallorossi che faranno di tutto per far valere la loro posizione nell’udienza decisiva.