Il rapporto tra Ciro Immobile e la Nazionale non è idilliaco. Il bomber campano non è riuscito finora a replicare le grandi prestazioni della Lazio. Non si può negare che abbia tuttavia in bacheca un Europeo in cui, pur non brillando, ha dato il suo contributo in termini di sacrificio e movimenti.

E proprio questi attributi sono mancati ieri nel primo tempo contro la Spagna. La ripresa, nonostante gli Azzurri abbiano segnato e invece gli spagnoli no, è stata inevitabilmente condizionata dall’inferiorità numerica. Nel primo tempo l’Italia ha creato occasioni ma è mancato il gol. Insigne è uno straordinario “cucitore di gioco”, ma sotto porta sbaglia parecchio. L’attaccante del Napoli è bravissimo a farsi trovare in zona gol ma non è molto preciso.

Il falso nueve ha disorientato la Spagna, ma si è sentita inevitabilmente la mancanza del bomber. La nazionale di Luis Enrique effettua una ragnatela di passaggi splendida da vedere e anche efficace, ma dietro è assolutamente vulnerabile. L’azione di Chiesa non è stata l’unico esempio ieri. Il gol mangiato da Insigne ha del clamoroso. Bernardeschi, che ha colpito il palo, è stato lasciato troppo libero di tirare.

Immobile sbaglia parecchio con la maglia della Nazionale e sarebbe scorretto negarlo. Eppure è dotato della potenza e della velocità per mettere in crisi una difesa non registrata benissimo. Magari avrebbe sbagliato uno o più gol, ma il suo movimento sul fronte offensivo è manna dal cielo per la manovra. Non essendo un attaccante statico, il centravanti biancoceleste sa essere mortifero nelle ripartenze, detta il passaggio e sa come sfruttare la profondità.

Nella gara vinta ai rigori dall’Italia agli Europei, un suo scatto ha propiziato poi il gol di Chiesa. Uno come lui tiene sempre in apprensione la difesa, visti i continui movimenti. Naturalmente, almeno con la maglia Azzurra, saltano all’occhio errori sotto porta e alcuni controlli palla poco “educati”, ma i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi. Immobile riesce a crearsi (o creare) un numero alto di occasioni ad ogni partita.

Il derby è l’esempio lampante. Pur non avendo segnato, è riuscito a propiziare due reti. Lotta da centravanti vero, ci mette il fisico e spazia su tutto il fronte. Se riuscisse a esprimersi sui livelli della Lazio, sarebbe l’attaccante perfetto per il gioco azzurro. Pur non facendolo, la sua presenza sarebbe stata comunque indispensabile. E indispensabile potrà esserlo nella gara contro la Svizzera e, se tutto andrà come previsto, ai Mondiali di Qatar 2020.