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Dopo qualche dichiarazione controversa, più per spronare il ragazzo che altro, Max Allegri ha esaltato Federico Chiesa. Il tecnico della Juve ha affermato di vedere il calciatore della nazionale in attacco in futuro. L’ex Fiorentina ha giocato in più ruoli in carriera: esterno in un 3-5-2, ala destra, ala sinistra, seconda punta e una sorta di falso nove.

Il tecnico aveva recentemente dichiarato che Chiesa “deve crescere e acquisire consapevolezza che stiamo alla Juventus”. Parole mal interpretate da qualcuno, anche perché Allegri non spicca certo per doti di comunicazione. Eppure sono semplici parole di sprono per un calciatore su cui punta tantissimo. Perso CR7, i bianconeri si ritrovano con l’ex Fiorentina, Morata, Dybala, Kean e Kaio Jorge per il reparto avanzato.

Con lo spagnolo e l’argentino out per infortunio, Allegri ha optato per un attacco composto da Bernardeschi e Chiesa contro il Chelsea. A decidere la gara è stato proprio l’attaccante Azzurro a suggello di una splendida azione. Adesso la Juve affronterà il Torino nel derby e il tecnico lo riproporrà in attacco. Gli inizi delle carriere sono stati piuttosto diversi, ma Federico si sta avvicinando sempre più a papà Enrico.

Meno goleador ma ancora più veloce, i due hanno in comune la combo scatto + tiro. Entrambi sono esplosivi e hanno la capacità di far scoccare un tiro improvviso e dal repertorio variegato. Lo scorso anno i gol e assist sono stati 10 e 10. Numeri da esterno o trequartista. Giocando più vicino alla porta, il 24enne genovese può sicuramente migliorare questo bottino.

Non è un calciatore che cuce gioco alla Dybala né un attaccante “riflessivo”, ma è tutto impeto e istinto. Ha una forza nelle gambe spaventosa e lotta su tutti i palloni. In Serie A vediamo questa aggressività in lui e in Osimhen, altro patrimonio del nostro campionato. E dire che non troppo tempo va veniva giudicato un calciatore “fumoso”. Straordinario in velocità, sbagliava spesso la scelta e non era lucido sotto porta. Con il passare del tempo ha invece affinato le doti realizzative e tattiche.

Chiesa è una scarica elettrica nelle gare ed è pronto a illuminarsi in qualsiasi momento. Agli Europei ha spostato gli equilibri in gare tattiche e complicate. Può essere considerato il classico “uomo in più”. Calciatore che va a nozze nel caos, riesce a esprimersi al meglio in contesti confusionari. Quando il meccanismo è ben oliato, non ne è parte integrante in maniera convenzionale. Chiesa è il calciatore che riesce a sovvertire lo status quo, a portare la partita fuori dai binari su cui si era incanalata.

L’esterno (?) della Nazionale è in grado di creare situazioni di pericolo anche quando l’equilibrio sembra regnare incontrovertibilmente. I momenti di confusione non sono spariti ma siamo al cospetto di un calciatore di 24 anni. Un giocatore che nella Champions passata e all’Europeo ha dimostrato di potersi sedere al tavolo dei più grandi in circolazione. Adesso servono “solo” conferma decisiva e consacrazione.