• Tempo di lettura:2Minuti

Il Napoli è assurdamente uscito sconfitto in casa contro lo Spartak Mosca, rendendosi protagonista di un folle harakiri. Una partita buttata dopo il gol iniziale segnato da Elmas dopo pochissimi secondi. Gara incredibile, letteralmente buttata dalla squadra di Spalletti, che si è fatta del male da sola.

L’Europa League è una competizione strana, in cui la fanno da padrone le motivazioni. Non a caso le due squadre strafavorite sono ultime in classifica con appena 1 punto in 2 gare. Fosse stata la Champions avremmo dato ottime possibilità a Napoli e Leicester di ribaltare la situazione. Adesso diventa tutto molto più complicato.

Fatto sta che gli Azzurri hanno fatto harakiri senza alcun senso. Come senza alcun senso è stato l’intervento di Mario Rui. Rosso e partita ribaltata. A quel punto il Napoli ha dovuto moltiplicare gli sforzi ed è una pessima notizia in vista di Firenze. Sono apparsi sulle gambe i centrocampisti. Di Lorenzo sembra inesauribile, ma le sta giocando tutte. Il dispendio di energie è stato notevole e il risultato è stato negativo.

La sconfitta di oggi fa tornare la squadra di Spalletti sulla terra. L’undici titolare è una certezza, ma la rosa evidenzia limiti chiari. E il tutto non può essere spiegato solo con il rosso a Mario Rui. L’organizzazione difensiva è venuta meno, qualche seconda linea non ha convinto per nulla e la squadra è apparsa vulnerabile. L’avversario aveva calciatori di livello come Promes e Moses ma era globalmente ben inferiore.

Troppi gol sciupati sull’1-0. Campanello d’allarme per la Coppa d’Africa quando sarà assente Victor Osimhen. Senza Lorenzo Insigne la manovra ne risente irrimediabilmente. La buona notizia per Spalletti è che a Firenze il trio composto da Insigne, Lozano e Osimhen sarà in buone condizioni, visto il minutaggio non eccessivo. Deve preoccupare la situazione centrocampo.

Quando è uscita dalla propria comfort zone, la squadra partenopea è andata in confusione totale. Spalletti dovrà lavorare sulla gestione delle situazioni. E, naturalmente, dovrà decidere come affrontare questa Europa League. Competizione da onorare e giocare al massimo oppure rinunciarci? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto gli Azzurri sono chiamati al riscatto tra meno di 72 ore.