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Domani il Milan sfiderà l’Atletico Madrid. Per il secondo match di Champions League ecco la forma con cui i Rossoneri affronteranno la sfida.

Match storico– L’11 marzo del 2014 andava in scena Atletico Madrid-Milan. Questo fu l’ultimo match dei Rossoneri prima della lunga astinenza europea di 7 anni. In quell’occasione la partita finì 4-1, con l’unico gol degli ospiti segnato da Kakà. A distanza di anni la squadra di Milano è nettamente cambiata, ma sopratutto migliorata. C’è voglia di ricostruire questa rosa da cima a fondo, in primo luogo andando più avanti possibile nella competizione più grande a livello di club. Ma di contro, dopo un ostico Liverpool, gli si para davanti un Atletico detentore del titolo di campione di Spagna. Questa squadra può puntare alla vittoria?

Il pallone è rotondo– C’è però da fare una precisazione, o meglio, ribadire una regola sacrosanta del calcio: il pallone è rotondo, e tutto può accadere. Abbiamo visto un Milan eclissato per 40 minuti portarsi in vantaggio contro il Liverpool, salvo poi perdere per i cambi limitati. E inoltre il Porto che ha strappato un clamoroso pareggio, con tanto di gol annullato, proprio contro la squadra di Simeone. Di certo ambo le formazioni che si sfideranno domani hanno tanta voglia di conquistare i 3 punti. Quindi oltre che al valore sulla carta, dove gli ospiti di domani sera sono in netto vantaggio, c’è da considerare proprio la grinta.

Il Milan– I Rossoneri vengono da un doppio successo contro Spezia e Venezia. In ambo le partite non è stato schierato l’11 dei titolarissimi, ma prorio l’intervento di alcuni di questi, Leao e Diaz su tutti, è stato necessario. Il Milan è quindi una squadra che non può prescindere da certi giocatori, e in mezzo a tutti gli infrasettimanali di questa stagione sarà fondamentale la loro condizione nel match di domani. Nel complesso la forza di questa Milan dipenderà, oltre che alla già citata stanchezza, anche a quanto girerà il gruppo. Perché questa rosa fonda il suo gioco sulla coralità. E se la squadra esprimerà al meglio il suo gioco allora ci sono concrete possibilità che riesca a battere gli avversari. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un gap rappresentato dalla mole di Simeone e della sua squadra.

Dubbi– Per il match però ci sono alcuni dubbi. Il primo lo rappresenta Ibrahimovic, certamente fuori per inofrtunio, la cui assenza può nettamente pesare. In secondo ci sono Florenzi e Kjaer, appena rientrati dall’infortunio. Ultimo ma non meno importnate è Rebic, apparso stanco negli ultimi match, da valutare quanto sarà utile nella prossima sfida un giocatore sì forte, ma non al meglio.

In conclusione– Per avere serie possibilità di vittoria questo Milan deve prendere ciò di buono fatto contro il Liverpool, ossia il cinismo e il rapido ribaltamento del risultato, e metterlo in mostra per tutti i 90 minuti, 3 punti potrebbero valere oro in chiave qualificazione, in caso contrario si può solo sperare nel miracolo. Fondamentali saranno i titolarissimi, sperando anche che i sopra citati Kjaer, Florenzi e Rebic recuperino in tempo. Domani sera, a San Siro, un match da dentro o fuori in cui i Rossoneri dovranno dare l’anima.