Il 4-0 del Napoli assume enorme valore alla luce del fatto che non ha affrontato certo una squadra materasso. Dopo l’1-0 di Osimhen, la Sampdoria di D’Aversa ha creato quattro occasioni nitide. Ospina ha evitato il pareggio grazie a grandi interventi, poi Candreva è arrivato vicinissimo al gol.

Il primo tempo è stato molto bello e intenso. Il Napoli lo ha terminato in vantaggio di due reti, sfruttando la maggiore qualità. In fin dei conti è sembrato di assistere a un Sampdoria-Napoli come quella dello scorso anno, ma i Blucerchiati sono apparsi decisamente più in palla. Tante occasioni per la squadra di D’Aversa, che ha costruito azioni manovrate e non frutto di errori avversari.

Il Napoli ha sfruttato la grande velocità di Osimhen, pericolo costante per la difesa di D’Aversa. La Samp ha creato occasioni limpide e ha disputato una gara di grande abnegazione. Si è trovata di fronte un Ospina decisivo e sicuro. Gli Azzurri hanno saputo soffrire e hanno reagito con coesione alle offensive di una Sampdoria tosta, naufragata solo nella ripresa. Rispetto allo scorso anno la fase difensiva è cambiata principalmente per la posizione, il lavoro e le caratteristiche di Anguissa.

Quando hai di fronte questo Osimhen non puoi fare sbavature, altrimenti il nigeriano ti punisce. E così è successo a inizio secondo tempo. Imbeccato da Lozano (partita eccellente) il nigeriano non ha perdonato davanti ad Audero. Il Napoli ha giocato poi in scioltezza con una disinvoltura che ricordava quello di Sarri. La facilità nei contropiede e nella gestione del pallone è stata disarmante. Poco dopo è arrivato il gol di Zielinski, imbeccato ancora una volta da Lozano. Fantastico anche il recupero palla di Anguissa, grazie a un recupero impressionante.

Dopo il cambio forzato Rrahmani-Manolas, Spalletti ha atteso altro tempo prima di effettuare altre sostituzioni. Napoli che però “si è riposato tenendo palla”. Prova di forza incredibile, sia nella facilità di arrivare in zona offensiva che la gestione. Qualsiasi calciatore va in campo sa di poter rendere bene perché c’è un impianto di gioco notevole. Spalletti è ripartito dalle cose buon di Gattuso, come da lui stesso dichiarato, ma è riuscito ad apporre correttivi a ciò che non funzionava.

Da vedere, naturalmente, quale sarà la reazione del Napoli quando ci saranno assenze e la condizione fisica non sarà così straripante. Questo impianto di gioco è comunque un ottimo viatico. Dal canto suo, la Sampdoria deve riordinare le idee dopo essere naufragata nonostante una reazione promettente al primo gol. D’Aversa ha una squadra da centro classifica, ma va trovata compattezza quando si perdono le distanze.

Parlare di scudetto è prematuro per il Napoli. Luciano Spalletti ne è consapevole e volerà basso. L’ambiente partenopeo passa dalle stelle alle stalle, e viceversa, con una facilità disarmante. Intanto il bottino recita 5 vittorie nelle prime 5 gare. Contro il Cagliari il tecnico di Certaldo sa che non potrà abbassare la guardia. La gara prima della sosta, contro una Fiorentina in salute, sarà la prova del nove che dirà molto sulle ambizioni napoletane.