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L’aria di Champions League fa bene all’Atalanta che ritrova d’improvviso gioco e idee al cospetto del Villarreal di Emery. Gli spagnoli oppongono la qualità del palleggio e dei propri interpreti offensivi ad una Dea tarantolata che ha voglia di scrollarsi di dosso la polvere di un inizio di campionato tra poche luci e tante ombre.

La banda di Gasp, che ormai ha una dimensione europea ben definita, parte a mille e dopo appena 180 secondi incanala la partita mettendoli sui binari giusti. Zapata protegge palla a centro area e appoggia a Freuler che, con un potente destro, batte Rulli. Lo svantaggio stordisce i padroni di casa che rischiano il KO con una botta di Goosens deviata magistralmente dal portiere argentino.

Il Sottomarino Giallo stenta ad affiorare fin quando l’Atalanta non decide di complicarsi la vita da sola. Musso sale in cattedra con due prodezze, salva prima su Trigueiros e poi mette una pezza all’errore di Malinovski salvando su Moreno. Il secondo in errore in uscita, questa volta di De Roon, è fatale agli orobici che vengono trafitti da Trigueiros, bravo a capire che Musso si può battere soltanto da pochi metri e piazzando bene la sfera. Moreno rischia di effettuare il sorpasso dei padroni di casa ma al 42’ Musso mette nuovamente la tuta di Superman e si oppone al pericolosissimo centravanti iberico.

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Nel secondo tempo il Gasp è bravo ad invertire nuovamente l’inerzia del match. L’Atalanta alza il ritmo e cerca di soffocare la compassata manovra del Villarreal andando vicina al secondo vantaggio con Malinovski prima, e poi con la traversa di Zapata. Il Villarreal è una grande squadra, accetta la sofferenza e poi è letale nel colpire sugli errori della banda di Gasp; Freuler sbaglia l’ennesima uscita palla al piede che Moreno trasforma in un assist per l’accorrente Groeneveld che “fucila” Musso da pochi passi.

Gasperini corre ai ripari e getta nella mischia Koopmeiners, Pasalic e Ilicic, traendone subito profitto: all’83’ il pareggio nasce dai piedi laureati di Ilicic, bravo a innescare Miranchuk che poi è bravo a favorire Goosens nella rete del 2-2. In superiorità numerica per l’espulsione di Coquelin, l’Atalanta ci crede ed invece rischia nel finale. Sull’ultimo calcio d’angolo della gara Parejo anticipa tutti ma il Musso di questa sera è in stato di grazia e compie un capolavoro salvando il risultato.

L’Atalanta, a detta di Gasperini, si è ritrovata nel gioco e nell’aggressività; questo grazie al differente modo di approcciare la partita che hanno le squadre europee rispetto alla nostra Serie A. Un’analisi un po’ riduttiva della fatica che ha fatto la squadra nerazzurra contro il Bologna e la Fiorentina in campionato. Le capacità dimostrate in terra iberica sono da squadra di prim’ordine che deve invertire ben presto la rotta anche in campionato se vuole continuare a calcare i palcoscenici più prestigiosi anche negli anni a venire.