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Show del Toro all’Olimpico Grande Torino che si abbatte su una Salernitana rinunciataria e poco aggressiva e grazie a un 4-0 che premia Juric, le sue scelte e il gioco frizzante di una squadra rigenerata, porta a casa i primi 3 punti della stagione. Castori dimostra di essere “antistorico” cercando di evitare danni e colpire in ripartenza.

Il Torino vuole dimostrare che la sua versione migliore è quella vista contro l’Atalanta e non contro la Fiorentina, andando subito ad aggredire gli avversari in perfetto stile-Juric. La Salernitana di Castori non cambia granché spartito rispetto all’ultima gara giocata con la Roma lasciando sfogare i granata per poi cercare di far male in ripartenza.

Il Toro si stanzia ben presto nella trequarti ospite e cerca di sfondare sulle fasce dove Singo e Ansaldi si propongono continuamente. Zima argina con fisicità Simy, partito dall’inizio, e Pjaca si conferma giocatore di immenso talento con gravi pecche in fase di finalizzazione, mancando clamorosamente il primo pallone buono per trafiggere Belec.

Gli ospiti prendono coraggio a metà frazione, avanzando il baricentro e cercando di colpire in ripartenza puntando la testa di Simy o la velocità di Bonazzoli: Castori gioca all’italiana ma la Salernitana per poco non sorprende i padroni di casa dapprima con un rinvio da infarto di Milinkovic-Savic che per poco non favorisce la deviazione in rete di Bonazzoli e, sul seguente angolo, con l’incornata di capitan Di Tacchio che colpisce il palo a Vanja letteralmente immobile.

Dopo un gol annullato giustamente per fuorigioco ad Ansaldi, capitano in assenza di Belotti, il Toro trova il meritato vantaggio con Sanabria che suggella una settimana da sogno siglando la prima rete granata. L’attaccante paraguiano, in gol con la sua nazionale e fresco neopapà, suggella una settimana da sogno realizzando l’1-0 con un’incornata perfetta su cross a spiovere dalla trequarti di Ansaldi.  

Nella ripresa la gara non cambia spartito: i padroni di casa dominano la trequarti campo senza grossi patemi complice la nullità offensiva della Salernitana. Zima e Bremer raddoppiano continuamente Simy e Castori se ne accorge, sostituendolo con Djuric. Il possesso palla del Toro non scende dal 70% ma un amnesia difensiva di Zima rischia di consentire allo stesso Djuric di arrivare ad un pareggio che avrebbe premiato oltremodo la squadra di Castori.

Le fasce sono ancora una volta sfruttate da Juric per creare la necessaria superiorità numerica, al cospetto di una squadra molto chiusa che pensa prima a non prenderle. Dall’ennesimo cross di capitan Ansaldi dal lato corto dell’area di rigore arriva il gol di Bremer che con un terzo tempo salta più in alto di tutti, bruciando difesa e Belec. Il colpo di grazia spinge Castori a togliere Gyomber, nervosissimo, per inserire un certo Frank Ribery. Non è certo la partita dove il campione francese può incidere ma tra le linee la sua classe emerge rispetto al resto della squadra.

Juric, che non si rilassa neanche sul 2-0, predica pressing e inserisce Praet e Pobega che, all’esordio, realizza il 3-0 sfruttando l’ennesimo cross dalla sinistra, deviato da Bremer e ribadito in rete dall’ex-spezzino. La Salernitana molla totalmente e Lukic trova il poker saltando di netto un morbido Gagliolo prima di depositare in rete e fissare il risultato sul definitivo 4-0.