Avanza senza sosta l’idea di far disputare i campionati mondiali ogni due anni anziché quattro. Questo è il punto fermo di cui se ne fa promotrice la FIFA. È di ieri infatti la notizia dello scontro fra Infantino e Ceferin: il presidente della UEFA si è detto contrario a una decisione di questo tipo. Ha dichiarato infatti: “Vedere ogni due anni il Mondiale deluderebbe il pubblico e intaserebbe il calendario internazionale. I calciatori necessitano di riposo, non di trascorrere tutte le estati a giocare”. La FIFA però non molla la presa e affonda il colpo.
La FIFA non molla e riunisce ex calciatori e tecnici per realizzare l’idea di un nuovo Mondiale
Infantino non ha fatto attendere molto la sua risposta: secondo il Corriere dello Sport infatti, intorno alle 10 di questa mattina è stato diramato un comunicato ufficiale in cui viene resa nota una novità. Quello che si legge infatti è la decisione di organizzare una riunione di un gruppo di ex calciatori e allenatori provenienti da 6 contnenti a Doha. In tanti appoggiano infatti la proposta avanzata da Infantino, grandissimi ex calciatori: Djorkaeff, Khedira, Lalas, Materazzi, Nuno Gomes, Roberto Carlos, il Fenomeno Ronaldo, Schmeichel, Suazo, Trezeguet e Zabaleta. Oltre a Altobelli, Córdoba, Drogba, Honda, Julio Cesar, Klinsmann, Mascherano, Matthäus, Owen, Terry, Van Basten e Zanetti. A capitanare il nuovo gruppo di sostenitori c’è Wenger, già supervisore per la crescita del movimento calcistico in tutto il mondo. Il nuovo Technical Advisory Group (TAG) darà suggerimenti su come modificare il calendario internazionale post 2024 sfruttando l’esperienza di questi giocatori e tecnici.
L’intento della riunione? Supportare l’idea di Infantino sulla Coppa del Mondo da giocare ogni due anni, concentrando in un unico periodo dell’anno le gare delle nazionali. Nonostante l’avversione della UEFA, il gruppo di ex giocatori e allenatori vuole alimentare questa tesi per dare una nuova veste ai campionati mondiali.
Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!
