Cassano, perché non Acerbi falso nueve?

Antonio Cassano ha perso ancora una volta l’occasione per stare zitto e non esporsi a figure ben poco edificanti. Da tempo pontifica nei salotti televisivi, l’opinionista a cui nessuna persona dotata di un minimo di sale in zucca chiederebbe un’opinione.

Il classe ’82 ex calciatore (lo è da un pezzo, mentre un suo ex compagno di squadra, meno giovane, domina ancora in Serie A) ha fatto cabaret e Tiki-Taka, prima di essere mandato via. Adesso parla alla Bobo TV. In mezzo ad aneddoti curiosi, simpatici e divertenti, stonano alcuni pensieri tecnico-tattici di Lele Adani (che considera fenomenale qualsiasi uruguaiano o argentino e reputa Bielsa il miglior tecnico al mondo).

Stonano ancora più le parole di Cassano. Ci si chiede se l’ex talento di Bari Vecchia ci sia o ci faccia. Il punto è che non sembra essere solo volutamente provocatorio, ma che certe cose le pensi. Dopo aver affermato, senza giri di parole, che Lukaku ha due merluzzi al posto dei piedi, Cassano ha rincarato la dose. L’ex attaccante della nazionale ha posto l’accento sulla presunta mancanza di tecnica e sulle difficoltà europee del belga.

Per quanto riguarda il vantarsi, attraverso la Bobo TV, di alcuni atteggiamenti inqualificabili nei confronti di allenatori e dirigenti alla Roma, beh, stendiamo un velo pietoso.

Dopo i deliri nei confronti di Jorginho, l’ex calciatore del Bari si è reso protagonista di una critica nei confronti di Immobile.

“Io avevo detto Pellegrini finto centravanti, mi stuzzica, Zaniolo non credo possa essere adatto. Sono sicuro: Mancini deve provare il falso nove. In Immobile avverto la paura, la palla gli scotta e appena gli arriva la vuole dar via. Caputo? Già facciamo fatica con Immobile, se mettiamo Caputo giochiamo in sei”.

Tra poco arriverà a proporre Acerbi falso nueve, magari Donnarumma centravanti di sfondamento da mettere negli ultimi minuti, Insigne difensore centrale, Scamacca terzino sinistro, Verratti in porta, etc… Ciro Immobile, pur non giocando mai nella squadra più forte, vanta un discreto palmares.

Antonio Cassano è sempre stato una macchietta, sin dal primo contatto con i microfoni: “Il mister l’ha scritto su un foglio, io mi pensavo che non giocavo”. A distanza di oltre 20 anni è degenerato ulteriormente…

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