Dopo la sfuriata di Ivan Juric nel post partita con la Fiorentina la dirigenza granata è corsa ai ripari chiudendo negli ultimi due giorni di mercato tre trattative importanti: David Zima arrivato dallo Slavia Praga, Dennis Praet dal Leicester e Josip Brekalo dal Wolfsburg. Il trequartista croato arrivato a Torino in prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto fissato ad 11 è un profilo decisamente interessante. Classe 1998, seguito in questa sessione di mercato anche dalla Lazio, Atalanta, Fiorentina e Milan, è esploso nella Dinamo Zagabria prima di arrivare in Germania nel 2016 nel Wolfsburg con una parentesi nello Stoccarda nella stagione 2017/18. Ha giocato complessivamente 122 partite in Bundesliga segnando 22 gol e 16 assist e nell’ultima stagione ha totalizzato 29 presenze condite da 7 gol.
Giovane, talentuoso, piede destro naturale, ama partire dalla sinistra per rientrare sul destro e cercare la conclusione o servire i compagni. Dotato di ottima tecnica e velocità, eccelle nel dribbling e nella gestione della palla in corsa. Deve migliorare nella continuità e nella fase difensiva, due aspetti sui quali c’é da scommetere Ivan Juric lavorerà intensamente. Se riuscirà a fare un ultimo salto il Torino si ritroverà tra le mani un potenziale crack.
Curiosità a margine, in questi giorni si è parlato del giocatore croato per una vicenda extra calcistica che lo ha visto protagonista tre anni fa quando il capitano del Wolfsburg Guilavogui indossò una fascia arcobaleno come simbolo di tolleranza verso gli omosessuali. Brekalo rifiutò di indossarla specificando che andava contro le sue convinzioni cristiane. Sabato scorso Marco Arlati della segreteria nazionale Arcigay ha ripreso l’episodio invitando Brekalo ed il Torino ad indossare uno dei braccialetti già indossati da grandi campioni al fine di promuovere il rispetto per la diversità anche nel calcio.
Ivan Juric con l’arrivo di Brekalo, Praet e Pjaca può disporre di una batteria di trequartisti di assoluta qualità in grado di assistere al meglio il Gallo Belotti. E’ dai tempi di Adem Ljajic e Yago Falque che il Toro non dispone di cotanta qualità. L’augurio dei tifosi del Torino è che Belotti possa ripetere l’annata strepitosa del 2016-17 in cui riuscì a segnare 26 gol.
Musicista, chitarrista, scrittore, amo raccontare il calcio e le emozioni che questo sport meraviglioso riesce a trasmettere