SZCZESNY 6 Di (poca) stima. Rispetto a tanti compagni da esporre al pubblico ludibrio, almeno stavolta non contribuisce di persona allo scempio. Una parata bassa, un paio di deviazioni sulla traversa ed un Mancuso che lo trafigge, liberato da un rimpallo sfigato. Arrivederci tra 15 giorni.
CUADRADO 6,5 Finchè resta in campo è il bianconero che mostra di avere qualche idea e che costringe gli avversari a rincorrerlo e a raddoppiarlo. La condizione non è ottimale e lo si vede da quante volte lascia il diretto empolese sul posto: poche. Eppure se tutti quanti avessero la sua voglia a 34 anni…
DE SCIGLIO N.G. Entrato perché Cuadrado si era attaccato alla bombola dell’ossigeno.
De LIGT 5 Approssimativo lui e lasciato a districarsi senza un aiuto dal “compagno di merende”. Costretto a rincorrere in campo aperto per lo sbilanciarsi ovvio della squadra, mostra limiti evidenti di difensore statico. Subisce spesso le infilate di attaccanti veloci e sguscianti. E in area crea confusione.
BONUCCI 5 Non ne azzecca una che una. Anzi, la corsa per raggiungere i palloni appare quanto mai lenta, legnosa e quasi da…scazzato. E dovrebbe guidare l’olandesone? Per piacere, ne ha a sufficienza per lui, figuriamoci se può supportare il compagno. Sul gol dell’Empoli, dov’era? A porcini, dato che è la stagione.
ALEX SANDRO 6 Non sarà una gran cosa, ma almeno esce dalla metà campo juventina palla al piede. Che poi là davanti ci sia il deserto, se ne accorge appena superata la riga di centrocampo. Riesce anche in un anticipo che dovrebbe essere merce solita di Bonucci e simili ed è tutto detto.
DANILO 5,5 Esce alla distanza, ma ormai non serve a nulla. Finito il 1° tempo mi metto a contare i giocatori perché mi sembrano 10. Per tutto il tempo cerco Danilo e non lo vedo. Poi improvvisamente compare, ma per deviare verso Mancuso un assist tanto perfetto quanto involontario. ATTENZIONE: si sta per formare un problema tattico. Se gioco con Cuadrado basso, devo spostare Danilo in mezzo e Chiesa va a sinistra, che non è il massimo. Ma se devo avanzare Cuadrado, metto Danilo al posto giusto e Chiesa in panchina, che è un suicidio. Ad Allegri l’ardua sentenza.
BENTANCUR 5,5 Il solito arruffone. Combatte è vero, ma combina poco e talvolta perde palle che gridano vendetta. Insieme alle palle, perde anche la misura dei passaggi e l’equilibrio in copertura. Mi sbaglierò, ma appena Locatelli avrà la giusta condizione, Don Rodrigo entrerà tante volte a sostituire qualche compagno e niente più.
LOCATELLI 6 Mezz’ora per proporre le uniche giocate verticali e rasoterra in mezzo all’area. Non ci vuole molto per capire che senza un colpitore di testa è inutile crossare. Quello che andava a prendere i traversoni a mt. 2,56 non c’è più!
RABIOT 5 Non è colpa sua, ma di chi lo ha messo in campo dopo il fresco ritardo di preparazione per infortunio. Anzi, come corsa e spinta fa il suo, ma per tutto il resto le mani si infilano nei capelli. Ad iniziare dal mancato tentativo di contrastare Mancuso nell’azione della rete. Vero erede di Richard Harris: “Un uomo chiamato cavallo”. Per il colletivo, rivolgersi agli studenti del ‘68.
BERNARDESCHI 4,5 Della serie: quànd che ‘l tacùn a l’é pes del partùs, quando la toppa è peggio del buco. Almeno Rabiot prova a correre. Berna si incammina discretamente, ma già alla seconda occasione indirizza un cross lofio in bocca al portiere e poi solo più svolazzi da “Oggi le comiche”. Giustamente si incazza di brutto e l’arbitro lo ammonisce.
Mc KENNIE 5 Cosa ci fa tra le linee di centrocampo e di trequarti, né carne né pesce, in apertura di partita, quando è necessario sbloccare il risultato ed indirizzarla nel verso giusto? Non ci capisce niente e non riesce a rendersi utile. Già c’è Danilo in seria difficoltà di “comprendonio”, se si aggiunge anche McKennie, ciao centrocampo. Ed infatti…
MORATA 5,5 Entra per ristabilire un minimo di senso allo schieramento e perché c’è da rimontare. Dato che anche le pietre sanno che Alvarito è una punta d’area e di scatto bruciante, ma breve, servirlo con palloni a metà campo è controproducente. Eppure lo si fa per tutto il tempo.
DYBALA 4,5 …e questo argentino triste come il caballero nella pampa all’ora del crepuscolo, vorrebbe un adeguamento di ingaggio? Ditemi che non è vero! Ha un solo piede e tutti i difensori lo sanno, anche Luperto che avrà un ingaggio 20 volte inferiore, ma che non lo fa tirare comodamente e non lo fa girare mai. La Joya (per gli altri) saltabecca adagio adagio se si tratta di pressare (Marione dove sei?), se la cava con un paio di cambi di gioco e poi telefona al procuratore. Certo però che quando deve dimostrare che è un “10” vero e che è in grado di prendersi la squadra sulle spalle, Dybala si defila e buonanotte. L’adeguamento dovrebbe essere in “restituzione” ed “alleggerimento”…
CHIESA 6,5 Questa sera la Juve è tutta in lui e nel suo primo quarto d’ora. Non ostante che venga schierato sulla fascia “debole”, Vicario si guadagna la pagnotta respingendo col petto, poi con un grande intervento ed infine con un intervento basso, le uniche 3 parvenze di pericolosità create dai bianconeri in tutta la gara e tutte a firma Federico Chiesa. Viene cambiato per limiti di condizione.
KULUSEVSKI 5,5 Tanto fumo e poco arrosto. Sembra il protagonista di una canzone di tanti anni fa di Lucio Battisti: “Confusione”. Comunque con lui si rianima la speranza di qualcosa che può capitare in area dell’Empoli, ma è solo illusione
ALLEGRI 4 Sbaglia tutto ed anche qualcosa di più. Già è venuto a mancare colui che avrebbe vinto la partita da solo, dato che dicono essere egoista ed egocentrico, ma per aumentare l’handicap (come nel golf) nell’affrontare una bella combriccola di toscanacci in gita, lascia in panchina Morata ed impoverisce il centrocampo, già di per sé pieno di manovalanza assai cara, schierando un fresco uscito da infortunio ed un americanino fuori posizione. Non manda a fare la doccia per inutilità cronica, quando si devono mostrare gli attributi, uno spento Dybala sostituendolo con… ah, già i cambi erano finiti.
Una punta che riempia l’area urge come l’insulina al diabetico, nella speranza che il “bye bye” di CR7 non metta a nudo tutti i limiti e le manchevolezze della squadra, mascherate dalle reti e dalla paura che faceva alle difese, solo per la sua presenza.
La domanda torna spontanea: senza Ronaldo, la Juventus sarebbe stata presente giovedì scorso nell’urna di Nyon? E’ una domanda da 35 milioni di euro, pochi maledetti e subito.
A tanti presunti opinionisti andrebbe tappata la bocca ed a tanti tifosi dalla competenza della consistenza dei sogni, consigliata la frequentazione degli ippodromi.