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Le scene osservate in Afghanistan sono state agghiaccianti: il gruppo estremista dei Talebani ha preso pieni poteri nel Paese asiatico. Il presidente è stato costretto a scappare e migliaia di persone stanno cercando di lasciare la nazione imbarcandosi sugli aerei o aggrappandosi ad essi.

Il regime dei Talebani aveva già fatto sì che la nazionale afghana non entrasse in campo per ben 18 anni. Cerchiamo quindi di saperne di più sulla passione degli afghani per il calcio.

La federazione calcistica afghana fu creata nel 1933. La nazionale entrò tuttavia in campo sono nel 1941. Nel 1948 si affiliò alla FIFA e partecipò ai Giochi Olimpici. L’Afghanistan fu eliminata già nella prima fase, perdendo 6-0 contro il Lussemburgo.

Da lì iniziò l’avventura dei “Leoni di Khorasan”. Il Khorasan era una regione storica della Persia, situata dove è localizzato l’attuale Afghanistan. Tra il 1984 e il 2002 la nazionale afghana non scese mai in campo. I Talebani non permettevano attività ricreative, tra cui il calcio. Lo stadio Ghazi ospitava esecuzioni militari alla presenza di testimoni.

Solo nel 2003, finito il regime locale, la nazionale tornò a riunirsi e a giocare una partita di qualificazione. Arrivò una sconfitta contro il Turkmenistan.

Giunse però un nuovo periodo della storia della nazionale afghana. Con il ritorno in campo il livello migliorò notevolmente. Nel 2013 l’Afghanistan vinse la Coppa della Federazione calcistica dell’Asia meridionale, sconfiggendo in finale l’India per 2-0. Unico titolo della storia.

Quando le donne potevano giocare a calcio

Tra il 2015 e il 2016 la nazionale conquistò tre vittorie nelle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. I Leoni di Khorasan sconfissero Cambogia (due volte) e Singapore. In quella nazionale figuravano e figurano tanti calciatori di origini afghane ma nati e cresciuti all’estero. Grande protagonista fu Norlla Amiri, nato in Svezia.

Nelle qualificazioni ai Mondiali 2022, l’Afghanistan ha ottenuto 6 punti in 8 partite nel suo gruppo, battendo il Bangladesh. L’autore del gol è stato Farshad Noor, nato in Afghanistan ma cresciuto in Olanda. Ha militato nella seconda squadra del PSG e nel Roda, tra le altre. Tanti calciatori giocano in Europa. La grande promessa è Hossein Zamani, nato in Iran nel 2002 ed emigrato in Olanda nel 2010. Ha un passato nelle giovanili del Genoa e ora milita nel NEC.

Dalla fondazione della federazione, l’Afghanistan ha giocato appena sette gare a Kabul. L’ultimo match nella capitale è stato nel 2018 (0-0 contro la Palestina). Per i cinque anni precedenti, la nazionale ha giocato senza il proprio pubblico.

La Premier League afghana è stata creata nel 2012. I calciatori sono stati selezionati dalle squadre attraverso un reality show. Il nome era “Il campo verde”, presentato da Mukhtar Lashkari. Quest’ultimo ha lasciato il Paese lo scorso gennaio a causa dell’instabilità. I campionati sono stati dominati dallo Shaheen Asmayee, squadra della Grande Kabul. Nel 2017 la squadra ha partecipato alla Coppa d’Asia perdendo contro una compagine del Tajikistan.

L’ultima gara del campionato afghano ha avuto luogo a ottobre 2020. In quel match non vi sono stati né distanziamento sociale né maschere allo stadio. Le donne hanno potuto assistere alla partita. I dirigenti della federazione calcistica hanno promosso il calcio femminile. Con il nuovo avvento del regime sono dovuti scappare in India per evitare rappresaglie.

Il calcio afghano è sopravvissuto per anni, anche se recluso dal resto del mondo a causa dei Talebani. Oggi c’è stato il ritorno di questo regime estremista. Il regime dei Talebani che minaccia il calcio e la vita delle persone.