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Il Napoli di Spalletti è reduce da due amichevoli. La vittoria striminzita sulla Pro Vercelli aveva fatto scattare critiche premature. Quella contro il Bayern ha portato a un’eccessiva euforia da parte di una fetta di piazza.

L’infortunio di Diego Demme, uscito anzitempo nel match contro i piemontesi a causa di uno scontro di gioco, rischia di essere una brutta gatta da pelare. Stanislav Lobotka è partito decisamente meglio rispetto allo scorso anno, ma è utopistico pensare che lo slovacco sia diventato un calciatore di spessore. Visto anche l’addio di Bakayoko, serve urgentemente un centrocampista centrale. Demme tornerà tra circa tre mesi e salterà tutta la preparazione.

Poi c’è da dirimere la questione Fabian. Lo spagnolo non ha ricevuto grandi offerte e, in caso di permanenza, va vista la sua posizione nel modulo di Spalletti. Non è la classica mezzala. Elmas sembra più un vertice alto o un esterno e, almeno finora, non ha certo mostrato di avere le stigmate del campione. Pensare di poter affidare un ruolo importante a Gaetano significa prendere in giro i tifosi.

Stesso discorso per Malcuit, terzino che lo scorso anno non ha praticamente mai giocato, tra Napoli e Fiorentina. Serve quindi altro per poter fungere da back-up efficace di Di Lorenzo. A sinistra Mario Rui non garantisce affidabilità. Tantomeno Ghoulam, alle prese con l’ennesimo gravissimo infortunio, il cui recupero è diventato utopia pura.

In attacco, presupponendo la conferma di Lorenzo Insigne, non è da sottovalutare il problema della punta centrale. Mertens si è nuovamente infortunato, sta saltando la preparazione ed è in fase calante oggettiva. Osimhen è un centravanti eccezionale, ma a gennaio dovrà disputare la Coppa d’Africa. Petagna garantisce impegno, sponde e colpi di testa ma non può certamente giocare titolare per lunghi periodi di tempo.

Il problema del Napoli è che non riesce a vendere. Il bilancio non è più florido come una volta. Proprio per questi motivi le sfide che dovrà affrontare Luciano Spalletti si prospettano tutt’altro che semplici. Tocca ora alla società estrarre il coniglio dal cilindro…