“La rosa è buona, Ramsey ha fatto bene davanti alla difesa e può diventare importante in quel ruolo”. Parole e musica di Massimiliano Allegri, che ha glissato in questo modo sulla possibilità di riprendere Miralem Pjanic.
Aaron Ramsey è considerato sul piede di partenza, ma queste parole di Allegri rimettono tutto in discussione. Il gallese sarà provato in un ruolo in cui non ha davvero mai giocato. A 31 anni non è facile passare dalla posizione di trequartista a quella di regista. La tipologia di calciatore non porta ad escludere un adattamento ma ci sono tanti “contro”.
Come ogni centrocampista britannico che si rispetti, Ramsey ha la predisposizione alla lotta e al tackle. Pur non essendo il centrocampista più rapido in circolazione, siamo sempre al cospetto di un elemento che non lesina la battaglia e la fase difensiva. Giocando in posizione più arretrata, la Juve perderebbe la capacità del gallese di smarcarsi tra le linee con i tempi giusti.
La vecchia Juve di Allegri si scaglionava su quattro linee. Assieme a un altro centrocampista centrale, l’ex Arsenal può essere utile in uscita e nel fare densità. Dotato di intensità e concentrazione, il gallese riesce a disturbare la circolazione di palla degli avversari. Il punto è che è bravo a giostrare più vicino alla porta che in fase difensiva.
I problemi fisici continui e, di conseguenza, la forma non sempre smagliante, sono i maggiori punti interrogativi circa questo spostamento di posizione. Inoltre, nonostante abbia la predisposizione a interdire, non è certo un colosso fisicamente. L’intensità di gioco può essere poi minata dall’impossibilità di riuscire ad avere periodi di forma lunghi.
Una sua collocazione nel ruolo di regista sarebbe possibile solo con due guardie del corpo, in caso di 4-3-3. Una delle mezze ali dovrebbe avere uno spiccato senso di interdizione. Quella dotata di maggior tecnica sarebbe comunque chiamata a tamponare. In un centrocampo a due, la presenza di Ramsey sarebbe fattibile in caso di accentramento degli esterni ad aiutare e di scalate di una delle punte.
In definitiva, un suo arretramento alla posizione di regista potrebbe essere esclusivamente una soluzione tampone. Quando il gallese non sarà al top e in caso di pressione forte degli avversari, la scelta sarà assolutamente poco indicata. D’altronde quando le letture diventano più difficili e il vertice basso è maggiormente sollecitato, serve uno spiccato senso associativo, di sincronismi e, soprattutto, una grande corsa.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione