Il Napoli di Luciano Spalletti è ancora in alto mare. L’amichevole contro la Pro Vercelli è stata nefasta, in quanto Diego Demme, centrocampista cardine si è infortunato. Il problema fisico del tedesco è comunque meno grave del previsto. Un possibile periodo per il rientro è verso fine ottobre.
Kalidou Koulibaly guadagna 6 milioni di euro, vuole restare e non sono arrivate grandi offerte. Spalletti si è detto disposto a incatenarsi per trattenerlo ma il Napoli deve gioco forza abbassare il monte ingaggi. Una possibile soluzione per il franco-senegalese è la spalmatura dell’ingaggio con un contratto fino al 2026.
Il pelato tecnico di Certaldo ha chiesto anche la conferma di Lorenzo Insigne, ritenuto chiave per il suo gioco. Stesso discorso per Piotr Zielinski. Kostas Manolas, suo pretoriano, è un altro degli elementi ritenuti intoccabili. Anche qui sorge il problema ingaggio. Lozano, non incedibile, percepisce un lordo di 5,4 milioni grazie al Decreto Crescita.
Fondamentale naturalmente Victor Osimhen. Il nigeriano è arrivato lo scorso anno e su di lui c’è un progetto a lungo termine. Spalletti lo vede centrale nel suo gioco, così come reputa indispensabile anche Giovanni Di Lorenzo.
Ancora nessuna dichiarazione su Fabian Ruiz. Lo spagnolo, reduce da un Europeo non trascendentale, è invece in bilico. ADL attende offerte dalla Liga o dalla Premier per poter poi reinvestire. Arrivato tre anni fa per 30 milioni di euro, valore della clausola, l’importo residuo a bilancio è molto basso. Il presidente azzurro punta su un suo addio per una succosa plusvalenza. Il punto è che il prezzo si abbassato rispetto ai valori pre-covid.
In conclusione, il Napoli di Spalletti ha 5-6 capisaldi da cui ripartire. Kalidou Koulibaly è il calciatore per cui il tecnico si incatenerebbe, ma non è l’unico…

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione