Svezia-Ucraina ha visto trionfare gli uomini di Shevchenko. Dopo una sostanziale parità, la decide il gol all’ultimo di Dovbyk.
Parità– È l’equilibrio a dominare l’incontro. L’approccio è cauto, Yarmolenko e Isak sono ingabbiati e a malapena si esprimono. Ma a sbloccare la partita ci pensa un formidabile tiro di Zinchenko, proprio su assist di Yarmolenko. Dall’altra parte Isak sembra sempre essere il più pericoloso, la star della Svezia. Ma da un suo assist per Forsberg nasce il gol del pareggio, con un tiro dell’esterno destro, sporcato dalla difesa dell’Ucraina. A fine primo tempo ancora parità: 5 i tentativi di tiro fatti da ambo le formazioni. Due squadre serrate ma che davanti, con i loro uomini migliori, danno l’idea di poter trovare il gol da un momento all’altro.
La fermano i pali– Nel secondo tempo le azioni aumentano, così come il ritmo. Le rose si affidano principalmente alle loro stelle: Forsberg e Yarmolenko, che si dimostrano ancora gli uomini più pericolosi. Ma i veri protagonisti sono forse i legni: il primo è il palo di Sydorchuk, mentre la traversa di Forsberg spezza quello che sarebbe stato un gran gol. Parità assoluta e atteggiamento cauto in fase di non possesso. Negli ultimi minuti i ritmi rallentano, e si procede quindi ai supplementari.
In 10– Con l’espulsione di Danielson e la stanchezza che avanza, le squadre si chiudono ulteriormente. La Svezia concede il pallino del gioco agli avversari, le cui azioni sembrano però infruttuose. A farla da padrone sono i falli, con i nervi saltati e troppe botte datesi. Ma nel finale, quando tutto da per scontato che la partita finisca ai rigori, Dovbyk segna su assist di Zinchenko. L’Ucraina affronterà quindi l’Inghilterra ai quarti di finale. Una partita lenta, dove a brillare sono stati gli uomini migliori di entrambe le squadre, ma che alla fine la spunta la formazione dell’est. Migliori in campo Zinchenko e Yarmolenko da una parte; Forsberg dall’altra.
Nico Foglieni, giovane giornalista con la passione per il calcio.