Mancini ora ha un dubbio amletico. La partita contro l’Austria ci ha dato diverse risposte a domande che non ci eravamo mai posti. Come giochiamo con la pressione addosso? In attacco deve partire prima Chiesa o Berardi? E come se non bastasse ai vari dubbi in vista di Belgio-Italia se ne è aggiunto un altro in ottica centrocampo. La coppia Locatelli-Pessina può giocare dal primo minuto? Dopo la grande prestazione che ha cambiato la partita di sabato verrebbe da dire di sì, ma forse la risposta non è così semplice.
Le varie combinazioni che Mancini potrebbe mettere a centrocampo
Una cosa è certa: Jorginho è e sarà per tutto l’Europeo il playmaker dell’Italia. Il “Professore” come lo chiamano i suoi compagni conosce oramai a memoria le dinamiche del gioco azzurro, e riesce a giocare egregiamente anche con un regista difensivo come Bonucci alle spalle (differentemente a Lucas Biglia ai tempi del Milan).
Verratti ha fatto faville contro il Galles, ma i novanta minuti si sono forse fatti sentire nella partita di sabato. Barella come al solito ha lottato stoicamente fra il fisico dei centrocampisti “picconatori” austriaci. Non è sempre stato incisivo durante la fase di rottura, tanto che Mancini ha deciso di toglierlo quando oramai la fase di rottura non serviva più. Dai tempi supplementari in poi è servita la freschezza e gli inserimenti di Pessina, uniti al Locatelli che siamo abituati a vedere in questo Europeo. Tanto completo da non poter essere descritto a parole.
L’unico errore di Manuel durante il suo match è stato sulla marcatura di Kalajdzic in occasione del gol. Probabilmente un giocatore più difensivo non si sarebbe fatto passare avanti, e avrebbe portato gli azzurri all’ennesimo clean sheet.
Parlando in ottica del prossimo incontro degli azzurri invece bisogna tenere in contro diversi fattori. la fisicità del Belgio può mettere in difficoltà i nostri azzurri come ha fatto l’Austria. Il loro attacco veloce poi potrebbe metterci in maggiore difficoltà se dovessimo sbilanciarci, non avendo centrali veloci quanto Lukaku. Possiamo però cercare di arginare il belga con la fisicità e l’esperienza di Chiellini sperando in un suo recupero, soprattutto se affiancato al suo preferito Bonucci.
Quello che credo possa essere l’approccio migliore venerdì è quindi il classico e intramontabile catenaccio, letto con una chiave leggermente più moderna. Un po’ démodé forse, ma in questo riusciremmo a scongiurare le ripartenze veloci del Belgio e le palle altre con giocatori alti e centrali vecchio stile alla Chiellini; oltre ad esaltarci come spesso facciamo in velocità.
Vien da se che quindi il centrocampo debba essere il più fisico che si può. La coppia Locatelli-Barella con Jorginho ad impostare potrebbe essere la chiave per colpire con la giusta cattiveria agonistica nel recupero palla e freschezza nella realizzazione anche dell’ultimo passaggio (quello che ci è più mancato contro l’Austria). Pessina è un’ottima carta da giocare come craque a partita in corso. Freschezza e inserimenti che se giocati con la giusta tempestività possono essere determinanti, magari non quando le cose si metteranno (se proprio dovessero farlo) male.

Studente del liceo classico; amante dello sport e del calcio, argomenti che ho sempre cercato di trattare con rispetto e dettagliato. Scrivo per CalciofemminileItalia e sono l’autore del romanzo dal titolo “Il Dio del Pallone“. A chi mi chiede che cos’è per me il calcio rispondo: “Una religione”.