Marco Verratti è pronto al rientro in nazionale. L’infortunio che lo ha colpito si è rivelato meno grave del previsto. Roberto Mancini ritrova quindi un calciatore fondamentale nel suo scacchiere. Non che Locatelli abbia fatto male nei match precedenti, ma avere un Verratti in squadra è grasso che cola.
Il centrocampista del PSG rientrerà già in questi gironi, poi starà a Mancini decidere quando schierando. L’auspicio è che raggiunga la forma migliore per gli ottavi. Rispetto a Manuel Locatelli, Verratti è meno potente ed esplosivo ma decisamente più abile nello stretto.
Jorginho è un calciatore maggiormente difensivo mentre il calciatore del PSG e Barella sono calciatori abili anche qualche metro più avanti. Verratti non ama concludere ma, schierato sul centro sinistra, può formare un asse tutta tecnica e qualità assieme a Lorenzo Insigne. I due, che si conoscono dai tempi del Pescara, danno del tu al pallone.
Non sarà Iniesta ma il numero 6 della Nazionale ha qualità importanti che possono essere utilissime in varie porzioni del campo. Verratti scende a prendersi palla, sa combinare con l’esterno, si rende protagonista di interventi in fase difensiva, lotta, tampone, non ha paura di intraprendere tackle.
Questo terzetto non prevede il classico mediano. Pur avendo due calciatori di qualità e uno di inserimento, tutti e tre sono dotati di spiccate doti difensive. Verratti aggiunge tecnica e fraseggio notevolissimi. Sarà un’Italia sempre più in grado di comandare il gioco. Nel girone gli Azzurri andranno a pilota automatico. Nelle grandi sfide, avere un centrocampo simile potrà consentire a Mancini di prevalere su nazionali altrettanti competitive.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione