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Intervenuto a TMW, Leonardo Petri ha dichiarato “Come fa un comunista ad allenare la Lazio?”. Affermazioni forti quelle del giornalista su Maurizio Sarri. La polemica non poteva non deflagrare.

Maurizio Sarri si è creato un personaggio. Anzi, è più corretto affermare che gli hanno creato un personaggio. Gli hanno affibbiato questa etichetta. Si sono basati su dichiarazioni estrapolate. Al tecnico tosco-napoletano è stata dedicata la pagina “Sarrismo gioia e rivoluzione”.

Pagina gestita anche da alcuni giornalisti famosi a livello campano. Nome cambiato successivamente al passaggio di Sarri alla Juve. Pagina che aveva preso una deriva stucchevole, tesa a fare propaganda politica di sinistra.

Per rispondere alla domanda di Petri, possiamo affermare che Maurzio Sarri è un professionista come altri. Lo hanno etichettato come “comunista imborghesito”. Pagine, siti e opinionisti hanno creato un personaggio. In realtà del Maurizio Sarri intimo si conosce poco. Nessuna notizia sul credo religioso, ad esempio.

Hanno creato il Sarri anti-juventino, sulla base di una battuta e di un gesto. Un gesto chiaramente rivolto a chi l’ha insultato non in quanto juventino ma in quanto maleducato e contestatore. Tutto questo omettendo le parole di grande rispetto nei confronti della Juve quando era alla guida del Napoli.

I suoi fan sfegatati lo hanno eretto a mito e idolo, difendendolo ed esaltandolo anche quando sbagliava. Abbiamo ieri letto i commenti sotto a un video delle interviste a Sarri e Mancini dopo quel litigio del 2016. Comico vedere come cinque anni fa la stragrande maggioranza del tifo napoletano si fosse schierata a favore del Condottiero, mentre qualche anno dopo gli stessi tifosi hanno dato ragione a Mancini, epitetando l’ex idolo in tutti i modi.

Il tecnico di Figline è stato eretto a paladino del comunismo. Un personaggio creato dai social e dai media. L’impatto per il tifoso medio, al vedere Sarri che accetta i 6 milioni da Abramovich e i 7 da Agnelli, è ancora maggiore.

Adesso che è passato alla Lazio, Maurizio Sarri non è più l’idolo dei comunisti. Non è più il “comunista imborghesito”, ma agli occhi di certe persone avrebbe sposato l’ideologia fascista.

In verità anche il personaggio “Sarri ipocrita” è stato creato da media e pagine. Come tutti gli allenatori, salvo rarissime eccezioni, è un professionista che pensa alla propria carriera. Il suo passaggio alla Lazio mette in secondo piano il discorso economico. L’ex tecnico della Juve è uomo di campo. Vuole sposare dei progetti sportivi. Sarebbe potuto andare all’estero a prendersi un ricchissimo contratto. Ha accettato di rimanere a 2 ore e mezza dalla sua casa toscana.

In conclusione, ci sarebbe ben poco da sorprendersi se non avessero creato un personaggio.