Maurizio Sarri è pronto a prendere il timone della Lazio. Circa un mese fa in molti lo davano come nuovo tecnico della Roma. Adesso l’ex allenatore di Empoli, Napoli, Chelsea e Juve, tra le altre, allenerà nella capitale ma ha scelto la squadra biancoceleste.
La Lazio è quella classica squadra a cui è mancato sempre il centesimo per fare l’euro. Ogni volta che basterebbe poco per andare in Champions e fare un campionato superiore agli 80 punti. Lotito ha scelto quindi di puntare sul “manico”. Un manico che ha espresso il calcio più bello d’Italia ai tempi del Napoli.
Gli upgrade di tanti calciatori partenopei sono frutto anche del lavoro di Sarri. Il tecnico di Figline raccolse un Napoli dalle macerie dei 63 punti di Benitez, portandolo a giocarsi lo scudetto. De Laurentiis aggiunse un paio di pretoriani e un colpo mirato come Allan. Il Napoli non cedette alcun pezzo pregiato.
La Lazio può guardarsi intorno. Se arriveranno offerte irragionevoli per un calciatore che compone lo zoccolo duro, allora potrà pensare alle cessioni. In caso contrario verranno effettuate cessioni minori e si procederà all’acquisto di comprimari e scoperte. Nel 2015 Sarri si portò dall’Empoli Hysaj e Valdifiori. ADL acquistò anche Allan e Chriches, poi ci fu il ritorno di Reina. Nella sessione invernale arrivarono Grassi e Regini, tra le critiche generali.
Lotito non è certamente più prodigo rispetto ad ADL. Senza cessioni importanti, Sarri dovrà pertanto accontentarsi di comprimari e calciatori con potenziale, che siano adatti al suo gioco. Ci vengono in mente elementi nelle rose di Empoli, Spezia o Sassuolo. Italiano, De Zerbi e Dionisi sono tecnici che propongono un tipo di gioco offensivo che può far trovare i calciatori a proprio agio nel credo sarriano.
Aleksa Terzić (terzino sinistro) e Samuele Ricci (regista) sono i due dell’Empoli che possono fare al caso di Sarri. Lo Spezia ha elementi come Giulio Maggiore (centrocampista, già in nazionale), Tommaso Pobega (centrocampista) o Simone Bastoni. Per quanto riguarda il Sassuolo, tra i non intoccabili vi sono Boga (anche se serve un certo esborso), Traoré, Djuricic e i terzini Muldur e Rogerio.
Sarri ha allenato top club per due anni consecutivi, ma in quelli precedenti ha ottenuto il massimo da promesse e comprimari. Questi nomi faranno storcere il naso a molti, ma non a Sarri. Il tecnico toscano predilige calciatori con una certa applicazione tattica, voglia di emergere e dotati di disciplina. A volte non bisogna ricercare necessariamente il “nome” ma il colpo mirato. Il calciatori più costoso, lo ribadiamo, potrebbe arrivare solo in caso di cessione di un big. D’altronde la Lazio si autofinanzia come tutte le squadre italiane.

Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione