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“Sono rimasto deluso sul piano personale. Ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, io lo avevo firmato. Lui doveva raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta e invece non si è mai presentato. Mi ha detto che ci ha dormito sopra e ha maturato questa convinzione. Siamo stati sette ore insieme, abbiamo trovato l’accordo. Ci siamo anche dati la mano. Mi ha raccontato che non aveva più stimoli, che non sarebbe stato in grado di dare la carica giusta ai giocatori. Quando una persona ti dice così, come fai a pensare di tenerlo? Certo, se me lo avesse detto la sera precedente non avrei fatto preparare l’accordo da firmare”.

Dopo aver assorbito il colpo, tramite l’agenzia ANSA Claudio Lotito ha rilasciato una laconica descrizione degli eventi su quanto accaduto tra lui e Inzaghi. Il presidente della Lazio non ha mascherato l’amarezza per il ripensamento di un tecnico che ha dato tanto, ma ricevuto altrettanto, dalla società biancoceleste.

Inzaghi avrebbe dunque dapprima dato l’ok per il rinnovo, salvo poi ripensarci. Il rimprovero paternalistico di Lotito non esclude tuttavia la colpe del presidente stesso manifestate dal popolo laziale sui social, reo di aver portato un allenatore così ambito a scadenza senza proporre un rinnovo cautelativo, di aver cercato un accordo tirando la corda e di non aver dato sufficienti garanzie tecniche all’ambizioso allenatore.

Simone Inzaghi però non esce bene da questa ricostruzione in cui si evince il mancato rispetto della parola data, posta la legittima voglia di sedersi sulla panchina della squadra campione d’Italia. L’intento dell’allenatore poteva essere manifestato ieri, ma chissà se sono stati solo i pensieri o qualche telefonata nella notte da Milano a far cambiare idea al tecnico.

Se Inzaghi ha risolto i suoi problemi accasandosi all’Inter, la Lazio si è trovata improvvisamente scoperta. Per placare una piazza traumatizzata Lotito potrebbe giocarsi la carta dei grandi ex; Sinisa Mihajlovic è la prima opzione, già navigato e anche amato dalla tifoseria ma stanno salendo le quotazioni che vedono un’altra candidatura speciale, quella di Alessandro Nesta.

L’ex capitano e bandiera della migliore Lazio di tutti i tempi non sta avendo grande fortuna da allenatore, esonerato dal Frosinone e sostituito da Grosso, ma il suo ritorno sulla panchina della squadra che ama sarebbe un colpo di scena e una motivazione fortissima per Nesta. I tifosi, appena odorata la notizia, hanno cominciato a invadere i social con un messaggio praticamente unanime: “Torna a casa!”