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Un altro grande del nostro calcio ci ha lasciati: al termine di una lunga malattia Tarcisio Burgnich, classe ’39, da Ruda provincia di Udine si è spento ieri sera a Forte dei Marmi.

Considerato uno dei migliori difensori del calcio italiano si è imposto con l’Inter di Herrera con cui ha vinto 4 scudetti, due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali inizialmente come terzino destro successivamente sul finire di carriera si impose nel ruolo di libero.

Esordio in serie A con l’Udinese, successivamente passò alla Juventus dove vinse il suo primo scudetto: un anno nel Palermo e poi 12 stagioni con la maglia dell’Inter, chiuse infine la carriera di calciatore nel 1977 con la maglia del Napoli, dove giocò da libero per tre stagioni vincendo una Coppa Anglo-Italiana ed una Coppa Italia.

Cinque scudetti vinti dunque in carriera, un titolo europeo nel 1968 con la Nazionale azzurra e la finale persa 4 a 1 contro il Brasile di Pelè nei mondiali del 1970 dove fu autore del momentaneo pareggio 2 a 2 nella storica semifinale contro l’allora Germania Ovest terminata 4-3 e fu immortalato nel salto iconico contro Pelé, disperato tentativo di evitare il gol di testa del fuoriclasse brasiliano che firmò il momentaneo 1 a 0.

Con la maglia Azzurra fece il suo esordio nel 1963 in occasione della qualificazione per gli Europei: avversaria di turno l’allora Unione Sovietica e all’Olimpico fini 1 a 1. Chiuse la carriera con la maglia azzurra nel 1974 al termine della partita persa contro la Polonia in occasione dei Mondiali in Germania.

In carriera la “Roccia” cosi fu definito per la sua marcatura molto dura ma corretta verso gli attaccanti avversari, ha totalizzato 657 partite ufficiali in serie A segnando 9 reti, indossando le maglie dell’Udinese, Palermo, Juventus, Inter e Napoli. Con la maglia della nazionale azzurra ha collezionato 66 presenze realizzando due reti.

Dopo il ritiro conseguì il patentino di allenatore fece il suo esordio sulla panchina del Livorno in C1. In serie A fece il suo esordio con il Catanzaro: in carriera ha allenato tra Serie A, B e C il Como, il Bologna, dove fece esordire un giovanissimo Roberto Mancini, Salernitana, Cremonese, Vicenza, Lucchese, Genoa chiudendo la sua carriera da tecnico nel 2001 con il Pescara. In seguito tornò all’Inter in veste di osservatore tecnico.

La sua maglia numero 5 è conservata nel Museo del Calcio a Coverciano.