Come giocherebbe la Roma di Sarri

I Friedkin stanno accelerando e Maurizio Sarri è il candidato principale a diventare il nuovo tecnico della Roma. Sarebbe un colpaccio, visto quanto dimostrato dal tecnico tosco-napoletano negli ultimi anni.

Sarri non è giovanissimo ma, ciononostante, è un tecnico che porta avanti principi moderni. A Londra e Torino, pur tra mille difficoltà, ha vinto trofei. I disastri dei suoi successori, rispettivamente Lampard e Pirlo, sono eloquenti del lavoro svolto da Sarri anche fuori dal Napoli.

Un classico 4-3-3

Certamente ci sarebbe da intervenire sul mercato, viste le grandi carenze in rosa, ma ci sono calciatori che si sposerebbero al meglio con il gioco di Sarri.

Karsdorp e Spinazzola sarebbero i terzini, mentre al centro giocherebbero Roger Ibañez e Gianluca Mancini. Il secondo sarebbe l’impostatore. Centrocampo con Villar regista indispensabile e due tra Pellegrini, Veretout e Diawara. Il guineano è una sua vecchia conoscenza, avendolo avuto per due stagioni al Napoli. Nel gioco di Sarri è tuttavia estremamente utile una mezzala di gamba (Allan al Napoli, Kanté al Chelsea). Veretout e Pellegrini sarebbero due vertici alti, anche se il francese è un elemento duttile.

L’attacco attuale vanta calciatori adatti al gioco di Sarri, ma con troppi punti interrogativi. Zaniolo viene da due crociati rotti. Mkhytarian, Pedro e Dzeko sono in avanti con gli anni e non garantirebbero quell’applicazione costante necessaria per il gioco sarriano. El Shaarawy potrebbe essere utile, mentre Mayoral non è la classica prima punta sarriana.

Servirebbe parecchio sul mercato

Come tipologia di calciatori, i difensori si sposano con le caratteristiche necessarie per il Sarrismo. Servirebbe tuttavia aumentare la qualità generale. A centrocampo serve una mezzala di gamba, un elemento diverso dai calciatori in rosa. In attacco il problema è dato dalle garanzie fisiche. Uno Dzeko di qualche anno fa sarebbe stato perfetto, ma il bosniaco ha 35 anni e Pedro 34. La chiave sarà il recupero di Zaniolo.

Difficilmente la Roma si muoverà sui centrali, avendo investito tanto negli ultimi anni ed essendoci in rosa 3 centrali giovani su 4. A centrocampo può arrivare un elemento con determinate caratteristiche, ma serve poi cedere per poter acquistare. L’autofinanziamento è fondamentale.