“Ho comunicato ai miei giocatori che ho chiesto la rescissione del contratto al termine della stagione”.
Con questa dichiarazione Hans-Dieter Flick ha definito il suo futuro, al termine della vittoria con il Wolfsburg che ha proiettato il Bayern a +7 dal Lipsia rendendoli virtualmente campioni di Germania per il secondo anno consecutivo sotto la sua guida, dopo aver vinto in un solo anno tutto quello che c’era da vincere in Germania ed in Europa.
Il tecnico ha già le mani sulla nazionale tedesca ed è pronto ad avvicendarsi a Joachim Low al termine dell’Europeo itinerante di questa estate. La rottura con il Bayern ha tuttavia radici ben più profonde e nasce da un rapporto conflittuale con il DS Salihamidžić reo di aver condotto un mercato non in linea con le richieste del tecnico e di aver osteggiato, riuscendoci, il rinnovo di Jerome Boateng, fortemente caldeggiato da Flick e rifiutato dall’ex giocatore della Juventus.
Il Bayern Monaco è modello di organizzazione e non ama farsi prendere in contropiede, così Rumenigge ha già ristretto il campo a sole due possibili alternative: Julian Nagelsmann, prodigioso allenatore locale classe 1987 che in questa stagione, con il suo Lipsia, ha cercato fino all’ultimo di star dietro alla corazzata bavarese e soprattutto Massimiliano Allegri, fermo da due anni e voglioso di rientrare nel calcio dalla porta principale.
Del tecnico livornese sia Brazo Salihamidžić che Rumenigge apprezzano la pragmaticità e l’abitudine alla vittoria che, in pieno stile teutonico, deve essere conseguita anche in barba al gioco espresso: il palmares di Allegri è impressionante e già in passato il Bayern aveva già effettuato un sondaggio appena lasciata la panchina della Juventus, prima dell’arrivo di Kovac.
L’ingaggio annuale di Max potrebbe tuttavia essere un ostacolo insormontabile anche per la ricchissima strapotenza tedesca che, in questo senso, si è già interfacciata con successo con Nagelsmann: i “rumors” dicono che l’intesa con l’appena trentaquattrenne sia già stata raggiunta, con relativo indennizzo al Lipsia pagato direttamente dal Bayern.
Cosa manca allora per l’arrivo dell’ex allenatore dell’Hoffenheim? La risposta di Allegri che, soprattutto per Rumenigge, è la scelta numero uno per continuare a dominare in Germania e, possibilmente, in Europa.

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.