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Il leitmotiv di Torino-Juve degli ultimi anni ha previsto molto spesso un match in cui i Granata hanno lottato, assaporato la vittoria e poi sono stati beffati.

Oggi sembrava che dovessimo assistere al medesimo canovaccio ma non è stato così. Eppure dopo il 2-2, convalidato dal VAR, il Toro ha rivisto i soliti fantasmi. Il tiro di Bentancur sembrava aver messo fine ai sogni di gloria dei ragazzi di Nicola. Il palo è stato provvidenziale per Nicola. Da quel momento la Juve ha creato poco e nulla. Addirittura sono stati i Granata a rischiare di vincere.

Straordinario Sanabria, colpaccio del mercato di gennaio, che ha risollevato il Toro con gol e ottime prestazioni. Il paraguaiano è sempre stato lì lì per esplodere: sarà l’annata buona?

La Juve ha giocato una partita assolutamente negativa. Poche occasioni rispetto al solito, tanto disordine, estremo nervosismo, scarsa precisione e un gioco che ha faticato a decollare dall’inizio alla fine. CR7 è stato servito solo con cross e la manovra ha latitato.

Pirlo è un tecnico molto teorico, che sembrava aver trovato la quadra quando la squadra era al top. Usciti di scena alcuni elementi, non è stato in grado di trovare un piano B. A differenza di Gattuso ha una rosa ricca in tutti i reparti. Magari non per lottare per vincere la Champions, ma almeno per eliminare il Porto senza difficoltà e arrivare quantomeno al secondo posto in Serie A.

Il Toro ha le carte in regola per salvarsi senza problemi. I Granata pagano la scellerata scelta Giampaolo e i tanti punti persi a inizio campionato. La difesa ha funzionato e gli errori sono stati ben pochi. Ci saranno tante finali, ma con Nicola in panchina questa squadra ha dimostrato il vecchio cuore granata.