Massimo Moratti ha ricordato l’acquisto del Fenomeno Ronaldo da parte dell’Inter nel 1997.
“Portare in Italia Ronaldo era un’emozione legata più a una questione di tifo. Ho iniziato a pensare di prendere il brasiliano dopo una partita a Firenze, dove perdemmo. Tornando indietro dissi all’autista, che era un brontolone: “L’anno prossimo prendo Ronaldo e veniamo qui, così sei contento”. Devo essere sincero: non fu soltanto una battuta. Da quel momento iniziai a seguire il discorso Ronaldo”.
“Stavo andando a Padova, a una riunione con la banca, quando ricevetti una chiamata da Branchini, che mi disse che l’operazione era conclusa. Andai immediatamente da Sant’Antonio a ringraziarlo… Ricordo che festeggiammo in banca”.
“La Nike mi aveva fatto un’offerta tempo prima, ma risposi che non mi sembrava una grande cifra. “E se prendessi Ronaldo?”. Mi risposero che mi avrebbero dato tanto, ma lo dissero come se avessi detto di andare sulla Luna… Poi mi presentai alla Nike dicendo che avevo preso il Fenomeno, e quello diede negli anni una copertura abbastanza importante (da 2 miliardi a 15)”.


Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione