Juve-Napoli, inizialmente prevista per il 17 marzo, è stata rinviata al 7 aprile. Questo ulteriore rinvio rappresenta la vittoria del buon senso, la vittoria di Andrea Agnelli e di ADL. Al contrario, “buon senso” e “Lega” viaggiano su due rette parallele.
la Lega è totalmente miope quando si tratta di venire incontro alle italiane che giocano in Europa. Quest’anno, vista l’eccezionalità della stagione causata dai problemi legati al covid-19, la Lega avrebbe potuto snellire ulteriormente il format della Coppa Italia. Perché inserire l’andata e il ritorno delle semifinali a ridosso delle coppe? Perché mettere la Supercoppa a fine gennaio?
Napoli e Juve hanno giocato tre partite infrasettimanali consecutive di coppe nazionali prima di giocare in Europa. Entrambe sono state sovrastate fisicamente dalle avversarie di turno nel match di andata in trasferta. Non sono bastate le vittorie di misura per poter poi recuperare.
Il rinvio di Juve-Napoli al giorno 7 è andato bene a entrambe. Uscita dalla Champions, la Juve ha quindi slot liberi per il recupero. D’altronde, da inizio gennaio i bianconeri non hanno giocato una partita infrasettimanale solo due volte!
Al Napoli, naturalmente, l’idea di Andrea Agnelli è andata benissimo. ADL ha ottimi rapporti con il numero uno bianconero ed è stato facile trovare un accordo per lo spostamento al 7 gennaio. Gli azzurri avrebbero dovuto giocare nel giro di una settimana tre trasferte estremamente impegnative.
Su Twitter intanto sta spopolando, da parte dei tifosi della Roma, l’hashtag #rinviateromanapoli. I giallorossi verranno dalla trasferta in Ucraina contro lo Shakhtar. Pertanto saranno decisamente svantaggiati e il punto di vista della Roma va assolutamente compreso. A quanto si legge, è concreta la possibilità di posticipare la partita a lunedì 22. Ciò non creerebbe problemi di sorta al calendario.
In generale, come abbiamo sostenuto a più riprese, urge modificare il calendario, in modo da evitare di congestionare gli impegni. Ben vengano, pertanto, questi accordi tra club, all’insegna del buon senso. In barba alla miopia e alla scarsa lungimiranza di una Lega diretta da personaggi vetusti e con i paraocchi.