Erling Haaland è sotto contratto con il Borussia Dortmund fino al 2024, ma ha una clausola di rescissione di 75 milioni di euro (circa 66 milioni di sterline) che entrerà in vigore nel 2022.
Il norvegese è diventato uno degli attaccanti più prolifici del mondo, avendo segnato 43 gol in 44 presenze per la squadra giallonera da quando è arrivato dal Red Bull Salisburgo nel 2019. Il BVB sborsò 22 milioni per esercitare la clausola rescissione e 15 milioni per pagare le commissioni all’agente Mino Raiola.
Il Manchester United era pronto a pagare la clausola di rescissione, ma i Red Devils scelsero di non corrispondere l’ingente commissione a Mino Raiola.
La clausola entra in vigore solo dal 2022, pertanto il Borussia Dortmund può chiedere una cifra maggiore quest’estate. Maggiore, ma non doppia, proprio perché un club che trova l’accordo con Raiola potrebbe pagarlo, appunto, 75 milioni nel 2022.
Mino Raiola ha fatto presente che i club interessati sono Manchester City, Manchester United, Chelsea e Liverpool. Il club che ha approcciato ufficialmente Haaland è stato il Chelsea di Abramovich. Raiola ha chiesto 300.000 euro a settimana come stipendio per il suo assistito.
Chi può permettersi Haaland
La pandemia ha inciso sui fatturati di tutte le squadre d’Europa. Non fanno naturalmente eccezione le big inglesi.
Il Barcellona sarà costretto a operare un taglio sugli stipendi. I Blaugrana non potranno permettersi un’asta, a meno che Messi decida di non rinnovare e che cedano un altro pezzo da novanta.
Il Manchester United non è convinto di esercitare l’opzione di rinnovo per Cavani. Solskjaer spinge per ritrovare il suo centravanti dei tempi del Molde. I Red Devils hanno naturalmente anche subito un calo di fatturato. Spendere un centinaio di milioni o poco più per Haaland (cifra realistica) sarebbe possibile solo operando delle cessioni, anche in questo caso.
Il Chelsea, squadra che ha fatto mercato solo la scorsa estate, da quando le è stato tolto il ban, non avrebbe problemi economici. I Blues hanno tantissimi calciatori in uscita, tutti i quali hanno mercato e sono “plusvalenzabili”. Abramovich si è informato ufficialmente presso Raiola ed è disposto ad accontentare il ragazzo.
Per quanto riguarda il City, i rapporti tra Raiola e Guardiola sono pessimi, per usare un eufemismo. «È uno zero assoluto, un cane e un codardo». Così il procuratore italo-olandese definì il tecnico catalano a seguito del trattamento nei confronti di Ibra. Eppure, si sa, i soldi fanno venire la vista ai ciechi. La permanenza di Aguero non è affatto scontata e i Citizens hanno calciatori da cui attingere per delle plusvalenze. Ipotesi realistica.
Discorso Liverpool più complesso. I Reds hanno ancora Firmino, perfettamente in grado di giocare al top almeno altri due anni. Senza la cessione del brasiliano, non in programma, risulta difficile pensare a calciatori con cui si possano effettuare certe plusvalenze. Il Tottenham ha Harry Kane, pertanto il discorso non si pone. L’Arsenal fatica a raggiungere le posizioni europee, pertanto è un altro candidato improbabile.
Il Real Madrid non è un’idea peregrina, ma Benzema non è un attaccante che si fa scalzare facilmente. Le Merengues hanno calciatori da cui attingere per eventuali plusvalenze. Ad ogni modo, Haaland e Benzema non sono incompatibili e molto dipenderà dall’assetto tattico.
E, quando si parla di un calciatore del Borussia, non si può certamente escludere il Bayern. I bavaresi hanno spesso attinto dal BVB, pagando clausole o sottoponendo offerta “che non si possono rifiutare”. Come nel caso del Real, anche il Bayern ha un attaccante ultratrentenne che non vuole saperne di smettere di segnare. Tra l’altro Lewandowski è l’unico calciatore tra i cinque campionati europei principali ad avere una media gol superiore a quella di Haaland nell’ultimo anno e mezzo…
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione